Bunker musealizzato sul lungomare di Cervia
Seguendo il concetto di Regelbauten, letteralmente “progettazione standardizzata”, la Todt riuscì a porre ordine al complesso sistema di strutture fortificate autonomamente sviluppate dai singoli corpi d’armata tedeschi organizzando i bunker in categorie dette Serie. Vennero codificati circa 700 modelli raccolti in manuali denominati Typenheft, in cui vennero sistematizzate tutte le indicazioni in merito alle specifiche dimensionali, formali, tecniche e impiantistiche dei bunker.
Catalogo Generale dei Beni Culturali
Autore sconosciuto, Regelbau unito a Tobruk restaurato e musealizzato su lungomare, Cervia 0800687739
dal Catalogo
A livello generale, è possibile dividere i bunker in Regelbau, strutture più grandi e complesse, e Bauform, tipologie più compatte messe a punto con l’apertura del fronte italiano per rispondere alla necessità di abbreviare ulteriormente i tempi di apprestamento. Alla categoria Bauform appartenevano i Rinsgständ, noti anche come Tobruk, fortificazioni dalle piccole dimensioni caratterizzate da una camera corazzata per un solo militare armato emergente da una bocca di fuoco superiore a forma circolare.
In linea con quanto si riscontra nei manuali militari d’epoca, il Regelbau 668 in questione era associato a un Tobruk posto su un lato. In questo caso, però, rispetto alla manualistica il collegamento non avveniva mediante una breve trincea esterna ma attraverso un lungo corridoio. Va sottolineato che, sul campo, potevano riscontrarsi differenze rispetto alla manualistica in termini dimensionali, formali e materiche, legate soprattutto alla necessità di adattamento ai diversi contesti e alle difficoltà di reperimento dei materiali in tempo di guerra, condizione che ha portato a prediligere l’impiego di quanto presente in loco.
Esternamente il bunker è stato liberato dalla vegetazione infestante; gli interni sono stati recuperati e allestiti con dotazioni tecniche e testimonianze dell’epoca; la struttura è visitabile durante i bunker tour organizzati dalle località di Cervia e Milano Marittima.
Il bunker in esame si caratterizza come esempio paradigmatico: oltre ad essere stato recuperato e reso accessibile al pubblico con un apprezzabile tentativo di musealizzazione, è tra i pochi che conserva una decorazione parietale interna degna di nota, segno tangibile della vita che ha animato il bunker. Era infatti abitudine dei soldati lasciare tracce più o meno evidenti del loro passaggio che andavano da comuni firme sui muri a espressioni artistiche ben più elaborate.
Nei diversi sopralluoghi effettuati, le iscrizioni trovate all’interno delle fortificazioni hanno inoltre lasciato presupporre che fosse comune dedicare la struttura fortificata a una donna, incidendone il nome all’ingresso.
Bibliografia in reteLa Linea Galla Placidia, 27/06/2023 (LINK)
Bunker tour Cervia e Milano Marittima, 27/06/2023 (LINK)