I tatuaggi su fogli cartacei sciolti

a cura di Ilaria Serati, pubblicato il 10/07/2024

Riproduzione dei tatuaggi presenti sulle braccia di Mario Rebuffa Torino, Archivio del Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso” dell’Università di Torino
Riproduzione dei tatuaggi presenti sulle braccia di Mario Rebuffa

dal Catalogo

I disegni dei tatuaggi venivano soprattutto riprodotti, a scala naturale, su fogli cartacei sciolti e tramite tecniche diverse: con la matita (lapis o colorata), con l’inchiostro e con l’acquerello, quest’ultimo utilizzato per riproporre le zone colorate presenti sulla pelle.

A volte, accanto al disegno del tatuaggio, venivano indicati anche la zona del corpo su cui si trovava e il nome del detenuto, come si può vedere nell’immagine in copertina che riproduce i tatuaggi presenti sulle braccia del panettiere e pluripregiudicato Mario Rebuffa.

Tuttavia, questa modalità di catalogazione adottata da Lombroso poteva anche produrre opere più articolate, come nel caso di un grande foglio cartaceo che, nella parte superiore, suddivisa a modi griglia, riporta i tatuaggi di Ferdinando Prandi, a matita e inchiostro blu e rosso, e in quella inferiore una legenda con le informazioni in merito alla posizione e al significato del singolo tatuaggio.