BOLOGNA. Chiesa di S. Giacomo Maggiore, cominciata nel 1267
positivo,
ca 1910 - ca 1930
Edizioni Brogi (ditta)
1859-1986
Il positivo, incollato ad un supporto secondario in cartoncino grigio di media grammatura, è stato collocato in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola di materiale inerte (all'interno i fototipi sono ordinati secondo il nuovo inventario assegnato)
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
Architettura sacra - Chiese - Facciate
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Basilica di San Giacomo Maggiore
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MATERIA E TECNICA
CARTA
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MISURE
Misura del bene culturale 0800676057: 250x198 mm
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Edizioni Brogi (ditta): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il positivo dovuto alla ditta Brogi fotografa la facciata della basilica di San Giacomo Maggiore prima dell'inizio dell'intervento di recupero del biennio 1914-1915, che mirò ad eliminare le superfetazioni d'epoca moderna con l'abbattimento della sopraelevazione di facciata per il ripristino delle cupole a vista della navata con l'eliminazione del tetto a due falde che le nascondeva. Se la ripresa del negativo è collocabile anteriormente a tali lavori, la stampa positiva potrebbe essere anche successiva (si pone un intervallo indicativo tra 1910 e 1930), magari utilizzata dalla Soprintendenza di Bologna come fonte visiva per confrontare la 'vecchia' facciata basilicale con il nuovo aspetto recuperato dopo il restauro. Di fondazione duecentesca, la basilica degli agostiniani di Bologna intotolata all’apostolo Giacomo Maggiore, divenne nel XV secolo la chiesa gentilizia dei Bentivoglio, signori della città prima del passaggio allo Stato della Chiesa. In merito agli interventi conservativi che interessarono il complesso si precisa un restauro negli anni Venti dell’Ottocento del portico bentivolesco affacciato su via Zamboni, già strada San Donato; in quell’occasione vennero alla luce le celle sepolcrali occluse sul fianco sinistro della chiesa (la scoperta non diede però impulso a nuovi lavori di ripristino se nel 1886 le sepolture vennero nuovamente esaminate e richiuse: soltanto nel 1962-1963 furono oggetto di un definitivo recupero; vedi Aprato 1967, p. 67). In seguito, nel 1901, l’edicoletta posta sulla cuspide di facciata, contenente la statua del santo apostolo, venne ripristinata a livello statico (Faccioli 1901, pp. 17-18). Dal principio del Novecento in avanti gli interventi s’intensificarono: 1906 demolizione del portico tardocinquecentesco addossato alle mura del Mille verso piazza Verdi; 1914-1915 scoprimento delle cupole del coperto (rifinite da embrici e squame in cotto); 1950 restauro delle finestre delle cappelle radiali con integrazione delle ghiere in cotto e con apertura di quelle tamponate; 1953-1954 ripristino del rosone della facciata; 1962-1963, oltre al sopra citato recupero delle celle sepolcrali, fu restaurato dell’oratorio di Santa Cecilia; 1964-1966 tinteggiatura di buona parte dell’interno
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800676057
- NUMERO D'INVENTARIO P_000738
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- ISCRIZIONI supporto primario: recto - (Ed.ni Brogi) 20771. BOLOGNA. Chiesa di S. Giacomo Maggiore, cominciata nel 1267. (Riprod. Interdetta) -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0