Cristo crocifisso tra Maria e S. Nicola da Tolentino

dipinto, 1509 - 1509
Pezzi Domenico (attribuito)
notizie 1513-1534

Al di là di un arco a tutto sesto adorno di medaglioni antichi con paraste a candelabra, è raffigurata la crocifissione. Cristo appare secondo l'iconografia patiens, in rigida posizione frontale. E' affiancato a destra, da Maria orante e a sinistra da S. Nicola. Ai piedi della croce è visibile il teschio di Adamo, mantre al di sopra di essa due angioletti, con il capo rivolto in giù, guardando la passione di Cristo. Al di là della scena si intravvede il profilo di una città turrita sui monti

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Pezzi Domenico (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Gravedona (CO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco era dal Barelli (Altre chiese..., p. 10) ritenuto di "mano diversa e più delicata "rispetto a quella di Sigismondo de Magistris, presunto autore di buona parte degli affreschi nella chiesa di Gravedona. La Zecchinelli invece (Le tre Pievi...., p. 49) e il Longatti (Giovanni Andrea..., p. 296) ne parlano come di opera della cerchia dei De Magistris, mentre la Gregori (in M. T. Binaghi Olivari, Zenale e Leonardo.., p. 227) distinguendo l'autografia dagli altri dipinti della medesima chiesa, dà all'autore il nome convenzionale di "maestro pallido" M. T. Binaghi Olivari, AA. VV, Zenale e Leonardo...p. 227, sulla scia dello studio del Suida (La pittura del Rinascimento nel Canton Ticino, Bellinzona 1932) ritiene il dipinto opera di Domenico di Pietro da Lugano, Domenico Pezzi cioè, pittore pendolare tra Liguria e Canton Ticino che lascia la sua impronta anche in altri affreschi della chiesa di Santa Maria delle Grazie di Gravedona, ritenendo l'affresco in questione vicino stilisticamente a quelli in Santa Maria degli Angeli a Lugano, dal Suida appunto attributi a Domenico dim Pietro. Non del tutto concorde con tale posizione risulta essere invece il Rovetta (S. Maria delle Grazie a Gravedona..., p. 99) che, parlando degli affreschi della vicina cappella di S. Agata, anch'essi dalla Binaghi ritenuti opera di Domenico di Pietro, preferisce parlare di scuola e di "identità delle fonti figurative e dell'educazione formale, "legate qui come in Lugano oltre che al Suardi, a Gaudenzio Ferrari, al Luini e a Durer. Quanto poi alla presenza nell'affresco in questione di S.Nicola da Tolentino vedi cappella di S. Agata.Restauri: 1938, Sopr. dell'Arte Medievale e Moderna, Alberto Vitali e Massimo Tua
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300208699
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI Sulla del pilastro a sinistra della croce - MDXIX - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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