Santa Marta
dipinto murale,
1500-1520
Pezzi Domenico (attribuito)
notizie 1513-1534
Sui due contrafforti sono raffigurati, entro spazi rettangolari incorniciati da paraste con motivi geometrizzanti o a candelabra e disposti per registri, S. Marta; S. Gerolamo; S. Pietro; la Madonna del Soccorso con il Bambino, tre putti e in primo piano il demonio ("Cifulet"); S. Ambrogio e S. Gregorio; la Maddalena, il Beato Giorgio da Cremona mentre prega genuflesso di fronte ad un altare con il crocifisso; S. Paolo. Ritmano gli scomparti cornici architettoniche
- OGGETTO dipinto murale
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ATTRIBUZIONI
Pezzi Domenico (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Gravedona (CO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli affreschi, evidente prodotto di un'unica mano, sono stati attribuiti da Longatti (Giovanni Andrea..., p. 296) ritenuti opera di Sigismondo de Magistris, più tardi M. Gregori (cit. da Cavadini, 1980) in una comunicazione orale li ha attribuiti a Giovanni Andrea Ghezzi e Bernardo de Donati, pittori che dipinsero nel 1515 la cappella di S. Caterina in S. Antonio a Morbegno (T. Salice, Per un codice di Carlo Giacinto Fontana, in "Boll. della Soc. Storica Valtellinese", n. 23 1970) ai quali l'autrice attribuisce i dipinti della cappella di S. Antonio. M. T. Binaghi Olivari invece, li giudica in consonanza stilistica con gli affreschi della cappella di S. Agata della chiesa gravedonese in questione e come quelli indica in Domenico di Pietro da Lugano l'autore (vedi scheda cappella di S. Agata per notizie autore in Leonardo Zenale, 1982). La Binaghi rileva in modo particolare affinità stilistiche tra la Madonna del Soccorso e quella di Ravecchia (Bellinzona), tra S. Gregorio e S. Gerolamo sempre in Ravecchia e opere di Domenico. Nota anche vicinanze tra gli affreschi di Gravedona e la pala del Luini nell'altare di S. Gerolamo nel Duomo di Como. Da ultimo sottolinea concordanze stilistiche tra i dipinti dei contrafforti, in modo particolare quello raffigurante la Madonna del Soccorso e quelli nel chiostro della chiesa che rappresentano l'Annunciazione. La presenza del Beato Giorgio da Cremona in questo ciclo è motivata dal fatto che questi fu l'iniziatore dell'Osservanza agostiniana in Milano (vedi M. L. Gatti Perer, Umanesimo a Milano. L'osservanza Agostiniana all'Incoronata, in "Arte Lombarda" 1980, p. 121).Restaturi: 1937, Sopr. dell'Arte Medievale e Moderna, Milano, Giuseppe Arrigoni e Marino Guandalini
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300208686-6
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0