San Giuseppe col Bambino

dipinto, post 1701 - ante 1750

Al centro della tela è rappresentato, a tre quarti di figura, san Giuseppe. Porta i capelli mossi e barba bianca. Fronte stempiata. Indossa una tunica con ampio scollo e un mantello, variamente panneggiato, che scende sulle braccia, sulle quali è adagiato Gesù Bambino dormiente. Il capo è circonfuso da un alone di luce e il corpo è parzialmente ricoperto da un camicino bianco, che ricade in morbide piene. Sfondo neutro di colore bruno. La tela è posta entro una cornice in legno, intagliato, verniciato e dorato, di formato e luce ovale. Tipologia a cassetta; battuta liscia. Fasce interna ed esterna modanate

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 152.5 cm
    Larghezza: 114 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centro-settentrionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela presenta sul retro solamente indicazioni inventariali relative all’appartenenza alle raccolte del Castello di Racconigi. In assenza di ulteriori riferimenti, non è possibile neppure ipotizzare la provenienza dell’opera da altra residenza sabauda. Considerando i numerosi acquisti e doni pervenuti in questa sede a seguito degli interessi collezionisti di Umberto II di Savoia, appare probabile che anche questo dipinto possa essere qui giunto come parte delle raccolte del principe. Il formato ovale e le dimensioni medie lasciano presupporre una originaria collocazione in un luogo di devozione, magari un oratorio privato, o la parete laterale di una cappella. La raffigurazione del solo Giuseppe con il Bambino in braccio si diffuse, a livello internazionale, a partire dalla fine del Seicento-inizio Settecento, quando si intensificò il culto autonomo del santo. Anche da un punto di vista formale, considerando certe levigatezze classiciste, specialmente nella resa della figura di Gesù, dal raffinato incarnato perlaceo, e una certa dolcezza e grazia nell’atteggiamento di Giuseppe che rivolge al piccolo tutte le sue attenzioni, l’opera è collocabile entro la prima metà del XVIII secolo. Difficile indicare una possibile paternità dell’opera; i caratteri accademici inducono a ipotizzare un’artista dell’area italiana centro-settentrionale. In considerazione anche dello stato conservativo del dipinto, appare più difficile proporre una certa autografia da parte degli artisti dell’ambito del primo pittore di corte sabaudo Claudio Francesco Beaumont, di cultura artistica fortemente influenzata dalla lezione romano-bolognese, seppure questa ipotesi non possa essere esclusa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399746
  • NUMERO D'INVENTARIO R 957
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 7453 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi - a matita - non determinabile
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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