Noto - Palazzo Impellizzeri di San Giacomo
Palazzo Impellizzeri di San Giacomo venne fatto costruire alla metà del Settecento dalla nobile famiglia Impellizzeri all'architetto Vincenzo Sinatra, sulla parte alta del colle Meti.
L'edificio presenta delle affinità stilistiche con Palazzo Landolina di Sant'Alfano, per l'impianto rettangolare e per il richiamo al Neoclassicismo. Ogi ospita la Sezione di Noto dell'Archivio di Stato di Siracusa.
dal Catalogo
Palazzo Impellizzeri di San Giacomo venne ultimato nel 1752, come mostra la data sull'ingresso. Fu la residenza nobiliare della famiglia Impellizzeri, Baroni di San Giacomo. Venne edificata nella parte alta del colle Meti, in posizione dominante e distaccata rispetto all'area della Majoris Ecclesiae e degli altri edifici nobiliari, ma con la migliore esposizione paesistica.
Si narra che Antonino Impellizzeri, all'epoca contrario all'insediamento della nuova città nel sito poco distante da quello originario (distrutto dal terremoto del 1693), si rifiutò di costruire la propria abitazione sul pendio del colle Meti per restare lontano dall'aristocrazia, in particolare, dal Marchese di Castelluccio (proprietario dell'area dove sarebbe sorta la Nuova Noto), con il quale era sorta una discordia.
Questo episodio indicherebbe il motivo per cui Palazzo Impellizzeri venne edificato nella parte alta della città, nell'area denominata "Pianazzo" e destinata alle abitazioni del popolo.
L'architetto incaricato dell'edificazione del Palazzo fu Vincenzo Sinatra, che poco prima aveva realizzato Palazzo Landolina di Sant'Alfano. Un'affinità stilistica e planimetrica lega infatti i due edifici, che presentano una struttura simile per quanto riguarda l'impianto unitario a pianta rettangolare con corte centrale e il richiamo a forme neoclassiche, che stemperano l'eclettismo delle linee barocche e rococò.
La facciata del Palazzo è distribuita su tre ordini sovrapposti di paraste, l'ultimo dei quali aggiunto successivamente. Il primo ordine è tuscanico con fasce di bugnato ed è separato dal secondo ordine dorico da una balconata con ringhiera in ferro, che corre lungo l'intero prospetto. Un ampio portale, sormontato dallo stemma di famiglia raffigurante un pesce che nuota sulle onde marine racchiuso all'interno dello scudo, conduce al piano nobile.
Attualmente una parte del Palazzo è sede della Sezione di Noto dell'Archivio di Stato di Siracusa, mentre l'altra parte è rimasta di proprietà della famiglia.
Storia del palazzo - Archivio di Stato di Siracusa, 13/05/2021 (LINK)
Palazzo Impellizzeri di San Giacomo, 18/05/2021 (LINK)