Noto - Chiesa e Convento di Santa Maria del Gesù
La Chiesa e l'ex Convento di Santa Maria del Gesù sono situati nella parte alta della città, in posizione decentrata rispetto all'area della Major Ecclesiae.
Rappresentano un esempio di architettura conventuale settecentesca, con evidenti richiami al tardo Barocco e al Neoclassicismo.
dal Catalogo
La Chiesa e l'ex Convento di Santa Maria del Gesù vennero costruiti subito dopo il terremoto che nel 1693 rase al suolo l'originario sito della città, dove già sorgeva l'omonimo Convento fondato dai Frati Minori Osservanti intorno al 1440, andato però distrutto dal terribile evento sismico.
La ricostruzione del nuovo edificio si protrasse, tuttavia nel tempo, con alterne interruzioni dei lavori, dovute alla mancanza di fondi nel bilancio dell'Ordine religioso.
Alcune fonti attribuiscono la costruzione della Chiesa a Vincenzo Sinatra e la datano intorno agli anni '40 del Settecento.
Grazie alle attività di studio e catalogazione condotte nei primi anni Novanta dal Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione della Regione Sicilia e, in particolare, dalle fonti archivistiche e bibliografiche riportate nella scheda di catalogo compilata nel 1991, scopriamo che nel 1728 ripresero i lavori di costruzione dell'edificio, grazie al finanziamento del Vescovo di Siracusa Tommaso Marini, e che nel 1771 terminarono, poiché a quella data la Chiesa si presentava ormai "intatta". Tuttavia, non si fa riferimento all'intervento di Vincenzo Sinatra.
Per quanto riguarda la conformazione architettonica, la Chiesa di Santa Maria del Gesù sorge in cima a una scalinata trapezoidale che conferisce alla struttura un effetto scenografico e uno sviluppo verticale.
La facciata termina ai lati con paraste di ordine gigante che sorreggono un timpano. Le forme lineari e compatte dell'edificio, prive del virtuosismo decorativo barocco, ricordano la forma del tempio classico e si pogono come espressione del Neoclassicismo settecentesco.
Il portale, affiancato da colonne che sorreggono un timpano, e il finestrone che si apre al di sopra, inquadrato da paraste e concluso da una cornice, ricordano invece il linguaggio decorativo tardo barocco, arricchito con motivi floreali e fogliati in bassorilievo.
La piccola torre campanaria che si trova sul lato sinistro della facciata, conserva al suo interno una campana in bronzo risalente al 1466 proveniente, con ogni probabilità, dall'originaria Chiesa di Santa Maria del Gesù che si trovava nella Noto Antica. Sulla corona della campana compare l'iscrizione "Mastru Antoni di Turturicii cum meu frati Gaspanu me fecit - MCCCCLXVI".
Sull'estremità della torre campanaria, spicca una statua della Madonna.
L'impianto spaziale della Chiesa è costituito da un'unica navata rettangolare preceduta da un vestibolo, entrambi coperti da finte volte a botte lunettate.
La navata termina con un arco di trionfo, decorato con figure di angeli e motivi floreali in stucco, e un abside semicircolare decorato con stucchi dorati e affreschi.
L'altare maggiore è uno splendido esempio di altare barocco realizzato con marmi policromi, sopra il quale campeggia una statua della Vergine.
All'interno della Chiesa sono, inoltre, custoditi una statua in marmo raffigurante La Madonna col Bambino dei fratelli De Battista (proveniente dalla Noto Antica) e un dipinto di Costantino Cerasi raffigurante La Madonna con S. Anna e S. Gioacchino (1770).
Nel 1986, in occasione di una serie di "interventi sul Barocco" commissionati dalla Soprintendenza di Siracusa, fu fatta un'indagine geognostica per la valutazione delle condizioni statiche dell'edificio. La perizia stabilì la necessità di promuovere interventi di consolidamento e restauro dell'immobile.
Dalla documentazione fotografica allegata alla scheda di catalogo del 1991, è possibile osservare il cattivo stato di conservazione dell'edificio, soprattutto negli ambienti interni. Sono evidenti le macchie prodotte dall'umidità, il distacco di alcune parti di intonaco, la caduta di colore negli affreschi.
Per quanto riguarda l'edificio ex conventuale annesso alla Chiesa, esso presenta una tipologia a corte, con corte centrale attorno alla quale si sviluppa l'intero edificio.
Nel 1872 fu trasformato nella Casa del Refugio per fanciulle orfane e povere fondata da Carlo Giavanti, da cui ha preso il nome di "Istituto Giavanti".
Nel 2004 l'immobile è stato devoluto al Comune di Noto e, dopo un restauro completo degli spazi, terminato nel 2009, è stato destinato a ospitare la sede del Consorzio Universitario del Mediterraneo Orientale (CUMO).
La Chiesa, invece, è rimasta chiusa al culto.
Consorzio Universitario Mediterraneo Orientale, La sede, 26/05/2021 (LINK)
La Sicilia in Rete, Chiesa di S. Maria del Gesù, 26/05/2021 (LINK)
Facebook - Tutto su Noto, 26/05/2021 (LINK)