Noto - Chiesa e Convento di San Domenico
La Chiesa di San Domenico, annessa all'omonimo Convento, rappresenta un capolavoro dell'architettura tardo barocca netina.
Venne costruita dall'architetto Rosario Gagliardi tra il 1703 e il 1727.
Archivi fotografici ICCD, Fondo Ferro Candilera
Fotografo non identificato, Noto - S. Domenico, 1903, cartolina, FFC024487
dal Catalogo
La Chiesa di San Domenico, adiacente all'ex Convento dei Padri Domenicani, si affaccia sulla Piazza XVI Maggio, adornata dai giardini della Villetta Ercole.
Viene considerata come l'edificio più rappresentativo del tardo Barocco netino, nonché uno dei capolavori più significativi del patrimonio architettonico della Sicilia sud-orientale.
Venne edificata come Chiesa conventuale dei Padri Domenicani dall'architetto Rosario Gagliardi tra il 1703 e il 1727.
La facciata della Chiesa è suddivisa in due ordini sovrapposti di colonne, il primo dorico e il secondo ionico, ed è scandita da un'alternanza di nicchie. La parte centrale, fortemente aggettante e contraddistinta da linee concave e convesse, preceduta dalla scalinata di accesso, che enfatizza lo sviluppo verticale e l'effetto scenografico dell'edificio, rientra nel pieno linguaggio barocco locale, di cui Gagliardi fu uno dei maggiori protagonisti. L'utilizzo di colonne libere nel prospetto è un elemento caratteristico del suo linguaggio, e ricorre anche in altre sue opere, come la Chiesa di S. Carlo Borromeo e la Cattedrale di San Nicolò. E' un elemento che serve ad accentuare il chiaroscuro e l'effetto plastico dell'insieme.
L'interno della Chiesa è ben conservato ed è strutturato su una pianta a croce greca allungata, coronata da cinque cupole riccamente decorate con stucchi.
L'edificio ex conventuale annesso alla Chiesa risale alla stessa epoca (come attesta la data incisa sul fregio del portale), ma non risulta essere opera di Gagliardi. Come altri complessi religiosi netini, presenta una tipologia a corte, con cortile porticato, attorno al quale sono distribuiti i diversi ambienti. Al centro del cortile è presente una fontana.
Da una fonte bibliografica riportata nella scheda di catalogo compilata nel 1991 dal Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione della Regione Sicilia, si apprende che l'intervento di Gagliardi si sia limitato alla progettazione del finestrone sopra il portale d'ingresso del Convento. All'architetto Vincenzo Sinatra, si deve invece la costruzione dell'elegante portale bugnato dell'edificio ex conventuale, che affianca la Chiesa sul lato sinistro.
Con la soppressione degli ordini religiosi in seguito all'emanazione del Regio Decreto 7 luglio 1866 n. 3036, i locali dell'ex Convento passarono di proprietà al Demanio dello Stato e, nel 1877, vennero adibiti a scuola-convitto.
A causa della variazione di destinazione d'uso, avvenuta con la trasformazione degli ambienti in aule scolastiche e in alloggi del convitto, la distribuzione originaria degli spazi interni ed esterni, in particolare della corte centrale, è andata perduta.
Inoltre, nei locali sotterranei dell'ex Convento, dal 1882 al 1981, fu ospitata la Biblioteca Comunale, prima del suo trasferimento in Palazzo Nicolaci. Negli stessi locali sotterranei, vennero ricoverate nel 1860, e conservate fino ad oggi, le due lapidi che commemoravano la visita di Ferdinando II di Borbone e Maria Teresa d'Austria a Noto, originariamente presenti nello scalone di Palazzo Landolina.
Oggi l'ex Convento è di proprietà del Comune di Noto e ospita un complesso scolastico.
Negli Archivi fotografici dell'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) di Roma, sono conservate delle cartoline storiche dell'inizio del Novecento, che ritraggono la Chiesa e l'annesso Convento di San Domenico e i giardini della Villetta Ercole. E' inoltre conservata la documentazione fotografica realizzata dal Gabinetto Fotografico Nazionale nel 2005, che ritrae nel dettaglio l'edificio, mettendo in evidenza lo stato di conservazione dell'immobile.
Nella documentazione fotografica allegata alla scheda di catalogo compilata dal Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione della Regione Sicilia nel 1990, è opportuno segnalare la presenza di una fotografia inserita erroneamente tra gli allegati, la quinta della sequenza, che ritrae la facciata di una chiesa barocca, piuttosto che il dettaglio di una parasta del cortile interno dell'ex Convento, come indicato nella didascalia presente nella scheda di catalogo.
Archivi fotografici ICCD, GFN
Gabinetto Fotografico Nazionale, Buratta, Fabrizio - Stocchi, Albino, Noto - Chiesa di S. Domenico, facciata, veduta laterale, 2005, fotografia digitale, DGT003336
Archivi fotografici ICCD, GFN
Gabinetto Fotografico Nazionale, Buratta, Fabrizio - Stocchi, Albino, Noto - Chiesa di S. Domenico, facciata, particolare, 2005, fotografia digitale, DGT003339
Archivi fotografici ICCD, GFN
Gabinetto Fotografico Nazionale, Buratta, Fabrizio - Stocchi, Albino, Noto - Chiesa di S. Domenico, facciata, particolare, 2005, fotografia digitale, DGT003338
Archivi fotografici ICCD, Fondo Ferro Candilera
Fotografo non identificato, Noto - Villa Ercole, Chiesa di S. Domenico, 1920-1930, cartolina, FFC011507
Archivi fotografici ICCD, Fondo Ferro Candilera
Fotografo non identificato, Noto - Villetta Ercole e Chiesa di S. Domenico, 1922, cartolina, FFC011520
Archivi fotografici ICCD, GFN
Fotografo non identificato, Noto - Chiesa e Villetta S. Domenico, 1903, cartolina, FFC011511
Touring Club Italiano, Italia da scoprire. Viaggio nei centri minori, Milano, 1996 , p. 467
Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Siracusa, Servizio per i Beni Architettonici (a cura di), Le città tardobarocche del Val di Noto nella World Heritage List dell’UNESCO, Palermo, 2008 , p. (PDF)
Saggi introduttivi di M. Muti, G. Susan, C. Cresti, M. Giuffrè Testi di S. Piazza Fotografie di L. Rubino
Bibliografia in rete
Wikipedia - Chiesa di San Domenico (Noto), 25/05/2021 (LINK)
Info Point Noto, Info e visita di Noto - Chiesa di San Domenico, 25/05/2021 (LINK)
Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, Fondi fotografici, Ferro Candilera, 26/05/2021 (LINK)
Enciclopedia Treccani, Gagliardi, Rosario, 15/06/2021 (LINK)