Redentore; Vergine; Santi
Reliquiario in argento dorato con base esalobata, poggiante su sei piedistalli quadrangolari a rilievi traforati, sagomati a edicole architettoniche. Zoccolo piatto con fregio traforato a figure fantastiche. I segmenti lobati in cui è suddiviso il piede sono decorati a stelle e mezzelune raggianti su smalto traslucido blu. Nodo architettonico aggettante, composto da sei nicchie a baldacchino con i busti del Redentore, della Vergine con Bambino, di San Girolamo, di una santa monaca, di San Lodovico da Tolosa e di un angelo. Teca a calotta in vetro, all'interno dalla quale è conservato il cranio del Santo, poggiante su un piatto circolare d'argento lavorato a bacellature radiali nella parte inferiore. Il vetro è fissato da fascette a traforo, che partono dal piatto della teca e arrivano fino alla sommità, dove vi è un putto a tutto tondo, che regge un cartiglio con un'iscrizione
- FONTE DEI DATI Regione Veneto
- OGGETTO RELIQUIARIO
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MATERIA E TECNICA
argento/ doratura/ fusione/ cesellatura/ sbalzo
smalto
vetro/ soffiatura
- AMBITO CULTURALE Bottega Veneziana
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ATTRIBUZIONI
Piero Bortoletto (prima Metà Xvii/ Post 1682): esecuzione teca
- LOCALIZZAZIONE Basilica di San Marco
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'iscrizione ricorda il furto fatto da Pantaleone Resicario, che sottrasse ai monaci dell'isola di Chio la reliquia per consegnarla al Senato nel 1627. Nel 1867 venne prelevato l'osso sfenoide per consegnarlo come indennità al Vescovo di Chio. Il piede venne eseguito dalla stessa bottega dei candelieri Moro (Tesoro 10). La teca venne realizzata dall'orafo Piero Bortoletto nel 1682, autore di altri reliquiari per il Santuario (S. Saba, S. Tito, S. Stefano)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente ecclesiastico
- NUMERO D'INVENTARIO 111
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA PSMVE
- ENTE SCHEDATORE Regione Veneto
- DATA DI COMPILAZIONE 2013
- ISCRIZIONI sul cartiglio dell'angelo - S. ISIDORI M EX INSULA SCIO FURTIM A PANT RESICARIO MDCXXVII - capitali - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0