Il microscopio, tedesco, è firmato sulla parte frontale del blocco porta ottica “Ernst Leitz Wetzlar n. 219048” e sulla sommità della colonna “E. Leitz Wetzlar”. Il microscopio è in ferro laccato nero eccetto i cilindri portaoculari, la slitta rettangolare sulla quale sono montati, il blocco cremagliera, il sistema di viti per la messa a fuoco e il tavolino che sono in ottone. La base è a ferro di cavallo, un braccio di questa è siglato con “S. 2597”, il braccio è forgiato a manico e il microscopio è inclinabile. La macroregolazione della messa a fuoco si effettua tramite sistema a cremagliera e pignone e la microregolazione con due viti delle quali una riporta una scala micrometrica che va da 0 a 40. Il tavolino è rotondo (diam.10,3 mm) e possiede due viti di centramento: non ci sono mollette fermavetrini. I due cilindri porta oculari, avvitati su una slitta rettangolare di ottone con incastro a coda di rondine, possono essere distanziati con l’ausilio di una rondella posta tra essi, tra la cremagliera e il blocco portaottica c’è una barretta metallica con una scala marcata da 60 a 70 tramite la quale è possibile misurare la distanza. Uno dei due oculari può avere un movimento a spirale per differenze di visione. Il sistema di illuminazione è costituito da un condensatore con due lenti convergenti, un diaframma a iride e un anello porta filtro, questi si incastrano in un cilindro posto sotto il tavolino che ha verso l’alto una forma a cupola e reca un secondo diaframma a iride, quando il gruppo condensatore-diaframma è incastrato nel cilindro, il secondo diaframma è bloccato nella massima posizione di apertura. È presente uno specchio piano-concavo e l’altezza di tutto il sistema può subire variazioni tramite una vite che agisce su una cremagliera verticale. Il tubo porta obiettivi reca un porta obiettivi a revolver a quattro posti (Filettatura femmina 36G)