Angelo rappresentato come bambino

candelabro a statua,

Statua a tutto tondo in legno intagliato e dorato a mecca con bolo rosso, raffigurante un putto alato dal corpo nudo ammantato di una morbida fascia che dalla spalla sinistra scende dietro la schiena sul fianco destro passando sull'inguine per risalire sul fianco sinistro. Il corpo è in evidente postura "volante", con gambe leggermente incrociate e braccia aperte. La testa, dal volto paffuto e dalla folta capigliatura a ciocche ondulate, è leggermente rivolta alla sua destra, con realistici occhi vitrei con iride marrone scuro. Con la mano sinistra trattiene un candelabro a tre bracci dalle sinuose forme a volute vegetali, fissato al palmo della mano con perno e bullone, mentre sul palmo della destra c'è un occhiello centrale con un residuo di catenella pendente. La statua è fissata allo spigolo destro dell'arco dell'abside sinistra tramite due gaffe in ferro che si imperniano in due robusti occhielli in ferro presenti sulla schiena della statua

  • OGGETTO candelabro a statua
  • AMBITO CULTURALE Bottega Siciliana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di San Nicola
  • INDIRIZZO via Duomo, s.n.c, Roccavaldina (ME)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, pendant con altra simmetrica (vedi scheda 1900384976), presenta caratteristiche stilistiche ascrivibili genericamente al barocco meridionale, seppur di fattura provinciale per cui non si può essere più specifici dal punto di vista della cronologia. Tuttavia alcuni indizi propendono per una modifica subita dall'oggetto in epoca successiva (sec. XIX?) relativa all'aggiunta del candelabro che presenta una fattura più corsiva così come anche la qualità della doratura. A tal proposito si nota che, mentre il corpo del putto presenta anche il retro perfettamente rifinito a doratura, il retro delle ali è lasciato a gesso e tempera gialla, per quanto non vi siano evidenti segni di un'aggiunta successiva delle ali. L'esistenza di un occhiello nel palmo della mano con residui di catenella pendente avvalora l'ipotesi di una modifica successiva dell'oggetto, nato probabilmente per reggere delle lampade pendenti e non l'attuale candelabro a tre bracci. Tale modifica avvenne, forse, quando si decise di riutilizzare i due putti, provenienti probabilmente da una macchinetta d'altare o da un monumento funebre, pendant con il lampadario, che presenta fattura simile a quella dei candelabri attualmente retti dai putti, che si trova pendente al centro dell'arco dell'abside (di S. Nicola) di sinistra ai cui lati insistono gli angeli reggicandelabro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900384975
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina
  • DATA DI COMPILAZIONE 2024
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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