S. Nicola
Posizionato su una pedana con tre gradini di accesso in marmo rosso (di S. Marco d'Alunzio), l'altare presenta una mensa parallelepipeda aggettante con frontale (paliotto), di fattura successiva, con fondo lastronato in marmi policromi screziati (rossi, neri, bianchi). Al centro del paliotto, entro una formella polilobata delimitata da cornicette modanate e fondo in marmo nero venato, si trova un ovale contenente la figura a basso rilievo di S. Nicola in cattedra in marmo con doratura a missione, in parte ossidata, su fondo lastronato in marmo con colori cangianti dal rosso al giallo. Ai lati della formella polilobata centrale, quattro specchiature simmetriche (due per lato) di forma pressoché trapezoidale delimitate da cornicette modanate e sagomate, con all'interno rivestimento in marmo grigio con inclusi bianchi. Il paliotto è completato da due lesene lastronate in marmo screziato, con fregi a rilievo con campanule pendenti, anch'esse con doratura oggi ossidata. La mensa d'altare presenta alla base uno zoccolo in marmo bianco modanato a più gole dritte e rovesce così come la cornice del bordo superiore. Ai lati, rientrati rispetto alla mensa, si trovano simmetricamente gli stemmi coronati della famiglia Valdina-Vignolo intarsiati in marmi mischi, del tutto simili a quello presente nel coevo monumento funebre del principe Giovanni Valdina-Vignolo che è sulla parete sinistra della cappella (vedi scheda: 1900384984). Al di sopra della mensa l'altare si innalza con triplice ordine di gradini, con parte centrale aggettante, decorati con intarsi a volute fito-floreali bianche e fiori in marmo rosa e giallo su fondo nero, delimitati superiormente da cornici modanate aggettanti in marmo bianco. Sopra la gradinata dell'altare, centralmente, si apre la nicchia centinata che contiene la statua del santo patrono (vedi scheda 1900384988), con intradosso a forma di valva di conchiglia. La nicchia è riquadrata da cornice lignea con elementi decorativi dorati applicati (volute geometriche e fito-floreali, cherubini conchiglie, vasi) su fondo dipinto a tempera verde, di fattura più recente (sec. XIX?) che nasconde un'originale sguincio a gola semplice con motivi fito-floreali ad affresco e cordolo perimetrale in gesso modellato. La cornice lignea, che prevedeva in origine delle ante, è racchiusa da altra in marmo bianco con intarsi geometrici in marmo rosso e nero. Simile tipologia di decorazione si trova sui plinti posti ai lati della cornice marmorea da cui si innalzano due belle semicolonne a tortiglione con fitti intarsi floreali policromi e capitello composito in marmo bianco, che reggono una complessa trabeazione aggettante con motivi a dentello e modanature varie, al cui centro è ancorata una sorta di mantovana in legno dorato sagomata e modanata, con intagli fito-floreali superiori e lambrecchini inferiori. Al di sopra della trabeazione troviamo uno scudo coronato in marmo bianco, con interno in marmo nero privo di emblema o iscrizioni, contornato da volute geometriche con fondo in marmo rosso e nero. Ai lati dello scudo, due putti stanti reggono simmetricamente la mitria e il bacolo, attributi di S. Nicola. Sulle parti esterne più aggettanti della trabeazione vi sono simmetricamente, infine, due teste di cherubini attorniate da profonde ali stilizzate
- OGGETTO altare a edicola
-
MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ doratura a mecca/ pittura a tempera
marmo bianco/ intaglio
marmo policromo/ commesso
marmo rosso di Sicilia/ sagomatura
- AMBITO CULTURALE Bottega Siciliana
-
ATTRIBUZIONI
Pampillonia Baldassare (attribuito): scultore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di San Nicola
- INDIRIZZO via Duomo, s.n.c, Roccavaldina (ME)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'abbellimento dell'all'altare con "incrostazioni" rientra nel documento di commissione stipulato dai curatori testamentari del principe Giovanni Valdina-Vignolo nel 1695 con l'artista palermitano Baldassare Pampillonia che comprendeva anche il tumulo marmoreo (vedi scheda: 1900384984) del nobile morto nel 1692 che si trova nella parete sinistra della stessa Cappella di S. Nicola (abside sinistra). La presenza e la netta somiglianza dello stemma Valdina-Vignolo presente ai lati dell'altare con quello sulla cassa del monumento funebre suddetto inducono fortemente ad ipotizzare che il lavoro "a incrostazioni", nominato nel documento presente presso l'Archivio di Stato di Palermo (Fondo Papè Valdina, n. 177, ff. 141r-143v), altro non sia che quello delle tarsie che caratterizzano la struttura, stilisticamente legata alla produzione barocca dei marmorari di scuola palermitana, anziché alle decorazioni plastiche a gessi che si trovano all'interno della cappella e intorno all'altare (vedi bibliografia: Pandolfo) e che potrebbero riferirsi ad un epoca successiva, seppur non di molto. Il frontale (paliotto) della mensa, tuttavia, sembra essere frutto di una modifica avvenuta nel tardo XVIII secolo, così come altre modifiche sono state effettuate fino al XIX secolo (cornice lignea intorno alla nicchia)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900384986
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina
- STEMMI Sul fondo dell'altare, ai lati della mensa - gentilizio - Stemma - Famiglia Valdina-Vignolo - Stemma inquartato. Nel primo con un guerriero armato impugnante un bastone e la mano sinistra appoggiata sull'elsa della spada. Nel terzo in campo diviso con un tronco d'albero dell'uno nell'altro. Nel secondo torricellato d'un pezzo e merlato, nella sinistra un leone coronato e linguato, rivoltato tenente con le zampe anteriori un tralcio di vite fogliato e piegato in arco superiormente al mastio. Nel quarto due fasce con una foglia e sopra un'aquila nera con ali spiegate
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0