Martirio dei quattro Santi Coronati

dipinto,

Dipinto olio su tela, raffigura il martirio dei santi quattro coronati. La tela rappresenta il martirio dei Santi Claudio, Castorio, Sinfroniano e Nicostrato, scultori della Pannonia, legati alla colonna per aver disatteso il desiderio di Diocleziano di scolpire idoli pagani. E' la raffigurazione di un momento di grande pathos che precede il martirio dei quattro santi, legati di schiena alla colonna posta al centro della scena, vestiti solo di un perizonium. Ai lati i carnefici, l'uno con una verga in mano nell'intento di colpirli, l'altro con una frusta. In basso, gli arnesi del loro mestiere di scultori, ai lati, i ritratti dei committenti; in alto al centro la Gloria angelica e sullo sfondo un cielo scuro e denso di nuvole

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Siciliano
  • ATTRIBUZIONI Minniti, Mario (attribuito): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa del Carmine
  • INDIRIZZO Piazzetta del Carmine, Siracusa (SR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fu commissionato per la chiesa dei Santi Quattro Coronati di Siracusa per poi essere trasferito alla chiesa di San Tommaso e successivamente traslato alla chiesa della Madonna del Carmine, dove tuttora è esposto. Antiche fonti siracusane attribuirono l'opera a Caravaggio ma ciò venne contestato da Giuseppe Agnello nel 1929 che invece notò una verosimile affinità con la pittura di Mario Minniti. L'eleganza della composizione come il colorito perlaceo degli incarnati, l'espressività dei volti, la gestualità dei corpi e la relazione luce/ombra dell'opera, rivelano la sensibilità dell'artista molto vicina alla raffinata eleganza delle composizioni caravaggesche a cui si ispira. Quello del Minniti però, pur aderendo ai principi controriformistici, è un sistema pittorico più misurato (stereotipato, meno drammatico e realistico rispetto a quello del maestro), che sarà accolto favorevolmente dalla committenza siciliana. La peculiarità del dipinto nonchè "l'insufficienza di appigli cronologici certi, di attribuire una periodizzazione verosimile alle opere del Minniti, suggerisce una datazione al primo quarto del 1600" o poco oltre in quanto successivamente Minniti si lascerà influenzare dalla pittura fiamminga e in particolare da Van Dyck ma anche da Pietro Novelli. Minniti a capo di due fiorenti botteghe, è il maggiore esponente della pittura locale, riferimento per artisti principalmente attivi nel siracusano: Daniele Monteleone, Giuseppe Reati e Onofro Gabrieli. In alcune opere minnitiane, lo studioso Francesco Susinno "nota sospettosamente un largo intervento della bottega che contribuisce ad una generale caduta di qualità nella sua produzione"
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900383998
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Siracusa
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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