Sposalizio di Santa Caterina d‘Alessandria. Sposalizio (Matrimonio mistico) di Santa Caterina d‘Alessandria

dipinto, post XVII - ante XVII
Salerno Giuseppe (attribuito)
1570/00/00-1633/00/00

Lo sposalizio di Santa Caterina fa parte della leggenda della Santa che nelle arti figurative appare a partire dagli inizi del XV secolo, sopratutto nel misticismo conventuale. Secondo la leggenda (Reau, L. 1958 pp.268-269),il padre di Caterina, il re Costus (da qui nel dipinto la corona regale sorretta dagli angeli), in punto di morte si fece promettere dalla piccola figlia che mai sarebbe andata sposa se non ad un uomo fornito di "saggezza e bellezza", pari a quella della piccola fanciulla. Un eremita, consultato dalla madre, indicò in Gesù il fidanzato ideale della giovane. Da quì la ricostruzione ideale di un evento sacralmente configurato nelle forme di una visione a sua volta realisticamente configurata a mezzo della espressività tipicamente manieristica (colori cangianti, linearità sinuose, valori di superficie che assemblano figure e paesaggio)

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 1260 mm
    Larghezza: 780 mm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Manierista
  • ATTRIBUZIONI Salerno Giuseppe (attribuito): pittore
  • LOCALIZZAZIONE oratorio di Santa Caterina d'Alessandria
  • INDIRIZZO via Monteleone, 16, Palermo (PA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto che si colloca tra il Martirio di santa Caterina del 1609 e la Natività di Isnello del 1620, addensa visione sacra e paesaggio ideale in una composizione che, volutamente rinuncia ad una profondità spaziale per la disposizione secondo valori di superficie delle figure in primo piano degli sfondi paesaggistici ed in alto degli angeli reggicorona. Da rilevare ancora il cangiantismo dei colori (rosso-arancio) nella Santa Caterina, ed (azzurro e rosa) nella Madonna, come sfumato e in lontananza il richiamo classico all'edificio rotondo a destra ed alla colonna a sinistra. Da rilevare in alto a sinistra la cortina di velluto sfrangiata che dona alla visione la fantasia della rappresentazione. L'opera in esame è attribuita al Salerno da: - Mongitore, A., (ms sec.XVIII) L'opera non appare distante per i suoi valori soprattutto compositivi ed i colori gangianti del Martirio di Santa Caterina firmato e datato 1609 dal pittore e collocato sull'altare di Santa Caterina d'Alessandria. Altro riferimento è possibile determinare con la natività della chiesa dell'Annunziata di Isnello opera datata in basso 1620
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista pubblica/privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900264827
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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