attributo iconografico di immagine sacra,
post 1890 - ante 1899
La mazza è percorsa da un nastro lobato a tortiglioni alternati a tralci fiorati, su fondo a bulino; diviso in tre tronconi avvitabili, ha alle estremità nodi piatti con sfera apicale. Le due bombate cornici d'unione dovevano essere dorate. L'ondulato gancio è fuso
- OGGETTO attributo iconografico di immagine sacra
-
MATERIA E TECNICA
ARGENTO
- AMBITO CULTURALE Bottega Napoletana
- LOCALIZZAZIONE Brienza (PZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'arredo liturgico, probabilmente, è stato donato da qualche fedele, devoto al Santo più amato e venerato della Lucania. E' opera di un maestro argentiere napoletano non identificato, siglato F B; suo è un calice (1839-1872) nella Chiesa di S. Vito a Forio d'Ischia (cfr. Catello, Napoli, 1973, p. 160), come il monumentale e dorato calice nella Chiesa di Maria SS.ma delle Grazie a Genzano. A garantire gli 800/1000 d'argento nella mazza vi è il bollo, unificatosi su tutto il territorio nazionale dopo l'unità d'Italia. La sagoma asciutta e tornita esplica consuetudini neoclassiche, come l'essenzialità decorativa e la relativa funzionalità con policromia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700122720
- ENTE SCHEDATORE C337 (L.160/88)
- DATA DI COMPILAZIONE 1985
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0