San Guglielmo da Vercelli in adorazione della croce

dipinto 1735 - 1735

Le quattro grandi tele illustrano episodi relativi alla vita di S. Guglielmo da Vercelli, fondatore dell'abbazia. San Guglielmo viene rappresentato con l'abito candido che indossavano i monaci verginiani nel XVIII secolo. Il primo dipinto mostra il Santo in assorta contemplazione, descritto nella sua semplicità, con i piedi scalzi e la coccolla, appoggiata sul terreno; la croce modestissima è composta da due rami intrecciati

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Vaccaro Domenico Antonio (1678/ 1745)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI andrea vaccaro
  • LOCALIZZAZIONE Abbazia di Montevergine
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo piccolo nucleo, costituito da quattro grandi tele è realizzato da uno degli allievi e continuatori della grande tradizione pittorica di Francesco Solimena. Le tele sono, con molta probabilità, parte di un gruppo di opere donate al santuario dalla nobile famiglia napoletana dei Caracciolo. Riportati dallo Zingarelli, che però li attribuisce ad Andrea Vaccaro, sono stati restituiti a Domenico Antonio Vaccaro dal Mongelli, grazie ad un'annotazione degli introiti ed esiti dell'abbazia (ASMV, b. 76, vol. B, depositario d. Andrea Caputi, anno economico 1725-aprile 1736, vol. B 76, f. 2), in cui viene menzionato il pittore Domenico Antonio Vaccaro, autore dei quattro dipinti che furono consegnati all'abbazia di Monteverginella a Napoli e immediatamente trasportati a Montevergine. lndubbiamente traspare dalle opere qui presentate, una forte carica espressiva, accentuata dall'uso sapiente del colore e dalle tonalità assunte dalla luce. Il Vaccaro fu molto attivo nel salernitano ed avellinese e non va neppure dimenticata la sua attività di architetto. Venne prescelto dai verginiani sin dal 1707, per altre congregazioni, eseguì opere che mostrano una notevole affinità con le quattro tele, di cui si è ipotizzato potessero essere considerate come dei bozzetti preparatori di grandi tele, mai realizzate. Nell'opera presa in esame il santo viene raffigurato da giovane in assorta contemplazione. La strutura compositiva subisce un processo di semplificazione, compaiono un numero minore di figure e un maggior ruolo viene concesso alle strutture architettoniche e al paesaggio boschivo, in cui emerge il contrasto con il biancore delle vesti del santo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500657384
  • NUMERO D'INVENTARIO 00000050
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2009
    2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Vaccaro Domenico Antonio (1678/ 1745)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1735 - 1735

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'