decorazione plastico-pittorica, 1671 - 1673

La volta è decorata da un riquadro rettangolare centrale (adorazione dell'Eucarestia), delimitato ai lati da due pannelli minori (episodi della vita di san Francesco Saverio) e da quattro medaglioni a monocromo (le stagioni). Alle estremità del soffitto, sono presenti altre due grandi partizioni quadrate (episodi della vita di sant'Ignazio). I due lati brevi sono decorati da due lunette (episodi della vita di san Francesco Saverio). Altre tre lunette del medesimo soggetto si trovano sulla parete dell'ingresso all'oratorio, sovrastate da tre vele (allegorie religiose), a loro volta affiancate da due pennacchi (le parti del mondo) e da due sordini (gli elementi). In controfacciata, la decorazione é analoga a quest'ultima appena descritta, tranne per la presenza di una finestra aperta in corrispondenza della lunetta centrale, anch'essa comunque affrescata sia ai lati che nella strombatura interna, con la rappresentazione di putti. (Continua in osservazioni)

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • ATTRIBUZIONI Baldi Lazzaro (e Aiuti)
  • LOCALIZZAZIONE Oratorio del Caravita
  • INDIRIZZO Via del Caravita, 7, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'autore della decorazione è ritenuto Lazzaro Baldi, in base alla primitiva attribuzione di Filippo Titi (1674). Si tratta dell'unica preziosa testimonianza di un ambiente interamente decorato dal pittore, che vi lavorò certamente in èquipe con la propria bottega. A. Pampalone (1979) ha proposto per il ciclo una datazione tra il 1671 e il 1673, dovuta alla stretta somiglianza stilistica con gli interventi pittorici del Baldi per la cappella si S. Rosa nella chiesa romana di S. Maria sopra Minerva. Questa ipotesi può essere inoltre confermata da un'osservazione di carattere storico:nel 1670, fu accolta nell'oratorio l'immagine della Vergine attribuita a B. Peruzzi, occasione questa per rinnovare l'atrio con una nuova decorazione pittorica, che si riferisse iconograficamente al programma missionario dell'ordine gesuita. A. Pampalone ha individuato in proposito alcuni disegni preparatori, attualmente conservati nel Gabinetto Nazionale delle Stampe. G. Borghini (1982), in seguito ai restauri, ha affermato che in origine la decorazione doveva presentare, in analogia con il sistema già attuato nella cappella della Minerva, un'alternanza tra affreschi e tele.Il ciclo risulta purtroppo di difficile lettura per la presenza diffusa di ridpinture, dovute al generale restauro ottocentesco dell'oratorio. Dal punto di vista più strettamente iconografico, infine, la decorazione pittorica in esame è non solo una delle prime, ma soprattutto quella che tratta nel modo più completo ed esauriente gli episodi della vita di san Francesco Saverio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200203302-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2001
    2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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