piatto,
ca 1650 - ca 1674
Grue Francesco (bottega)
1618/ 1673
tesa stretta cavetto ampio in policromia (giallo, verde, marrone, blu, viola); decorazione nel cavetto: donna col petto scoperto e veste stellata, seduta su un letto a baldacchino, davanti su uno sgabello è appoggiata una corona; dietro al letto scrittoio con calamaio penna e lettera; sulla tesa tralci di fogliame con fiori
- OGGETTO piatto
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MATERIA E TECNICA
ceramica/ lustro aureo
- AMBITO CULTURALE Manifattura Di Castelli D'abruzzo
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ATTRIBUZIONI
Grue Francesco (bottega): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale d'Arte Antica
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Barberini
- INDIRIZZO Via delle Quattro Fontane 13, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, prodotta dalla manifattura di Castelli d'Abruzzo durante l'attività di Francesco Grue, presenta un'iconografia tratta dalle Metamorfosi di Ovidio. La scena dovrebbe raffigurare Alcione che aspetta il ritorno del marito, partito in nave per consultare l'oracolo. Il soggetto è da mettere in relazione con l'incisione di Antonio Tempesta riprodotta in Bartsch (36, 17, p. 64, n. 747)ì, 151) che presenta l'apparizione ad Alcione di Morfeo, sotto le spoglie del marito; la figura e la posizione della donna mostrano elementi stilistici molto simili alla figura del nostro piatto; analoga posizione si riscontra nella figura maschile, appoggiata col gomito ad un tavolo da studio, nell'incisione di Hendrik Rokey van Dagen (1629-1681) in Hollstein, XX, p. 102, n. 1 dal titolo lo studente
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200113017
- NUMERO D'INVENTARIO 2190
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1995
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0