allegoria dell'Astronomia. Ercole sostiene il globo terrestre
disegno,
1750 - 1799
Lazzarini Giovanni Andrea (1710/ 1801)
1710/ 1801
Allegorie-simboli: astronomia. Divinità: Ercole. Attributi: (Ercole) pelle di leone; globo terrestre. Figure: figure maschili. Oggetti: compasso; sfera armillare
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta paglierina/ matita
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ATTRIBUZIONI
Lazzarini Giovanni Andrea (1710/ 1801)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Toschi Mosca
- INDIRIZZO Piazza Toschi Mosca, 29, Pesaro (PU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno in esame, unitamente ad un altro esemplare sempre proveniente dalla collezione della marchesa Toschi Mosca di Pesaro che ha come protagonista Ercole, potrebbe essere una composizione preparatoria per un ciclo di affreschi o stampe aventi come soggetto le fatiche di Ercole. L'attribuzione del foglio all'ambito di Giannandrea Lazzarini e dubitativamente all'artista stesso avanzata da Laura De Fanti (1993) è giustamente motivata dalle analogie stilistiche con il lessico lazzariniano, in particolare con gli affreshi eseguiti nel palazzo Machirelli Olivieri a Pesaro, dove le figure sono costruite con grande attenzione alla definizione della muscolatura evidenziando un gusto di matrice cinquecentesca. In relazione all'identificazione del soggetto individuato dalla De Fanti come 'Ercole tra l'Astronomia e la Geometria', ritengo invece debba considerarsi l'allegoria dell'Astronomia poichè la raffigurazione di Ercole che sostiene il globo terrestre va associata all'episodio dei pomi d'oro delle Esperidi, un'altra fatica dell'eroe che dovette raccogliere questi pomi su un albero custodito dal serpente Ladone nel giardino delle Esperidi che si trovava alle pendici del monte Atlante. Infatti secondo una versione del mito Ercole indusse Atlante a raccogliere i frutti sostituendosi temporaneamente a lui nella fatica di sorreggere il mondo, tema che nel 1500 venne utilizzato per creare l'allegoria dell'Astronomia perchè secondo gli antichi mitografi Atlante insegnò a Ercole la scienza astronomica e il suo reggere il globo terrestre indicava che aveva assunto il peso della nuova conoscenza; accanto a lui figurano solitamente, come nel disegno in oggetto, due astronomi riconoscibili dai loro attributi, cioè il compasso e la sfera armillare, l'antico strumento astronomico costituito da un insieme di anelli corrispondenti ai principali cerchi della sfera celeste con il quale era possibile rappresentare il moto dei pianeti. Relativamente all'acquisizione dell'opera da parte dei Musei Civici di Pesaro si è scelto di indicare genericamente come terminus post quem l'anno di morte della marchesa Vittoria Toschi Mosca (1885), anche se si segnala che fin dal 1877 l'illustre cittadina stilò un testamento in cui lasciava alla città il Palazzo Mazzolari da lei acquistato per collocarvi la propria collezione artistica con l'obbligo espresso di stabilirvi subito un pubblico museo rivolto alla studiosa gioventù (Barletta C.-Marchetti A., 1994)
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100142457
- NUMERO D'INVENTARIO inv., n. I.G.2943_49
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2003
2006
- ISCRIZIONI in basso - Fortis Atlanteos hunieris subysse labores/ Dicitur ALCIDES sustinuisse polum/ Sol novus occidunsque sua ceruice pependit Et coeli longas astra obiere vias/ Pondera fert mundi Sapiens dominabitur astri Ille suae vitae qui bene fulcit onus - a penna - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0