pala d'altare, elemento d'insieme di Appiani Francesco (attribuito) (seconda metà sec. XVIII)

pala d'altare, 1750 - 1799

La composizione del dipinto si sviluppa su più piani sovrapposti. S. Emidi o, in abiti vescovili e inginocchiato tra le nubi volge lo sguardo verso l 'osservatore, mentre indica con la mano destra la Madonna in alto. Intorno a lui due angioletti rehggono il pastorale e la mitria e un terzo porge u n giglio, simbolo di S. Antonio da Padova, raffigurato in preghiera di fro nte a S. Emidio. Alle spalle di quest'ultima compare un Santo, forse S. Gi useppe da Copertino che invoca la Madonna. In alto è visibile la SS. Trini tà attorniata da testine angeliche e S. Gabriele Arcangelo che irrompe tra le nubi sguainando la spada. Nella parte inferiore del dipinto si profila il panorama della città di Assisi

  • OGGETTO pala d'altare
  • MISURE Altezza: 390
    Larghezza: 183
  • ATTRIBUZIONI Appiani Francesco (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Assisi (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è ricordato dal Cristofani (1884, p. 74) come opera del pittore anconetano Francesco Appiani; esso nel 1733 (Descrizione..., 1733, c. 10) non era ancora presente sull'altare ora detto di S. Emidio ma allora dedi cato a S. Antonio da Padova e decorato con una pala raffigurante la Vergin e e S. Antonio conservata attualmente in sacrestia. L'attribuzione è da ri tenere valida, inoltre la tela è databile entro la seconda metà del XVIII sec. perchè l'Appiani si stabilì a Perugia dove lasciò la maggior parte de lle sue opere intorno al 1743, ottenendone la cittadinanza nel 1773 (dopo essere giunto in Umbria da Roma perchè chiamato dalla contessa Teresa Pamp hili di Spello) (Diz. Biog. degli Italiani, Roma 1961, III, p. 620). Essa si può confrontare con una tela, dello stesso artista, con S. Emidio che b attezza Polisia collocata in un altare del Duomo di Perugia eretta nel 178 4 dal Vescovo ascolano Odoardi che lo dedicò al Santo suo conterraneo (tel a che è l'ultima opera eseguita dall'Appiani prima della morte, B.Orsini, Memorie dei pittori perugini del sec. XVIII, Perugia 1806, p. 68); S. Siep i, Descrizione... di Perugia, 1822, I, p. 85); oltre che con la "Madonna, S. Silvestro e S. Carlo Borromeo", della Galleria Nazionale dell'Umbria e con le opere lasciate con l'Assisano (la tela con S. Giuseppe nella chiesa dell minerva e gli affreschi nella Basilica di S. Maria degli Angeli). Il dipinto in S. Rufino mostra le migliori qualità dell'eclettico Appiani ch e, allievo del Magatti e poi a Roma del Trevisani del Mancini, e del Panni ni; qui crea un'area composizione con forme sfatte e vibrante di luce, di chiara derivazione veneta pur nel retorico atteggiarsi dei devoti personag gi. Per quanto riguarda la dedica dell'altare a S. Emidio e la presenza di questo personaggio nella pala ess si può ricollegare ai numerosi terremot i avvenuti nell'area di Assisi nel corso del '700 (A. Cristofani, Le Stori e di Assisi, Assisi 1875, p. 561)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000006628-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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