Madonna con Bambino in trono

dipinto 1450 - 1499

Il dipinto raffigura la Madonna in trono con il Bambino. Il Bimbo, adornato con collana e braccialetti di corallo rosso, è seduto su un piccolo cuscino bianco; la Madonna, che ha straordinaria somiglianza con le figure femminili di Matteo Civitali, è vestita in abito bordeaux e mantello nero dorato ed ha il capo avvvolto in un velo trasparente. Siede su un trono ligneo intagliato e timpanato, ornato con due pendane dorate che ricadono dal timpano. I piedi del trono sono zoomorfi. Tutta la rappresentazione è inserita su una veduta d'interno

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Baldassarre Di Biagio Del Firenze (1430-1434/ Ante 1484)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Maestro Di Benabbio
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Acquistata dalla Banca del Monte nel 1977, questa Madonna con il Bambino eraapparsa sul mercato antiquario milanese due anni prima già con la corretta attribuzione,suggerita da Eyerett Fahy, al "Maestro di Benabbio". In quella circostanza Fahydelineava un primo corpus per il Maestro, noto fino a quel momento solo perla tavola eponima, il trittico con la Madonna con il Bambino tra i Santi Bartolomeo,Michele, Giovanni Battista e Pietro, tuttora collocato nella chiesa parrocchialedi Benabbio. Quasi contemporaneamente Massimo Ferretti proponeva un profilocritico del pittore che, su di un fondo, di cultura ancora tardogotica, innestainteressi verso la contemporanea pittura fiorentina, preparando cosi il terrenoalla decisa svolta verso Firenze che si verificò a Lucca negli ultimi decennidel Quattrocento. Dati documentari successivamente emersi hanno fatto poi uscireil Maestro dall'anonimato: nel 1469 il trittico di Benabbio venne infatti commissionatoal pittore Baldassarre di Biagio "del Firenze", cittadino lucchese nel cui nomeè però conservato l'esplicito riferimento all'origine fiorentina della sua famiglia,fatto che può aver senza dubbio facilitato una sua prima formazione proprioa Firenze. Del resto Baldassarre, che solo nel 1459 verrà definito pittore,è attestato in precedenza, nel 1454, proprio a Firenze dove si era recato "prosuis negotis". Alla produzione più felice del maestro appartiene anche la tavolaoggi nella collezione della Banca del Monte. Maria Teresa Filieri ha già evidenziatole evidenti assonanze di quest'opera con quella che fu una delle personalitàchiave nel mondo culturale lucchese degli ultimi decenni del Quattrocento: ilconfronto con le caratteristiche figure femminili di Matteo Civitali mostraidentità sorprendenti. La tavola appare infatti la versione pittorica dellaMadonna della Tosse ora nella Chiesa della Trinità, ma in origine in San Ponziano,e della Madonna col Bambino, che sovrasta l'altare di San Regolo in Duomo, tantoda far pensare che essa possa essere legata a un suggerimento diretto del Civitali.Pur con qualche incertezza prospettica nella base del trono, è a lui del restoche si fa riferimento anche per la struttura del seggio, e per l'ornamentazione,risolta con due pendane dorate che ricadono dal timpano del trono, replicateda quelle dei pilastrini del coro di San Martino. L'altare di San Regolo è del1483 e la Madonna della Tosse non dovrebbe allontanarsi molto da tale data;poiché Baldassarre muore nel 1484 la Madonna della Banca del Monte potrebbeessere dunque tra i suoi ultimi dipinti, anche se non è indispensabile stabiliretra essa e le sculture del Civitali un rigido rapporto di contemporaneità. Leaffinità non sono certo solo esteriori, formali o legate alla riproposizionedi un modello: i due artisti si muovevano infatti in uno stesso ambito culturale,con referenze e modelli comuni, che sebbene tratti dall'area fiorentina, furonoautonomamente reinterpretati alla luce del gusto e della tradizione locale.Va comunque sottolineato e considerato con l'attenzione che merita il fattoche già nel 1467 Baldassarre e Civitali avevano avuto lavori in comune: in quell'annoinfatti i due maestri ricevettero l'incarico di eseguire una pala per l'altarmaggiore della chiesa di San Michele di Antraccoli. Dell'identificazione diquesta pala con il trittico ora conservato a Greenville e riferito per via stilisticaa Baldassarre si è già fatto cenno. Cosi se per un verso questa notizia ne confermal'attribuzione anche per via documentaria, nello stesso tempo offre nuovi motividi riflessione visto che la commissione è diretta in maniera assolutamente pariteticaai due artisti entrambi definiti pittori
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900555853
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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