Annunciazione/ dio Padre/ storie della vita di Gesù

dipinto, 1504 - 1504

Personaggi: Madonna Annunciata; San Gabriele Arcangelo; Dio Padre; San Giuseppe; Gesù Bambino; Sant' Anna; San Gioacchino. Figure: sacerdote. Attributi: (Annunziata) leggio; giglio bianco

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Membrini Michelangelo Di Pietro (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Pittore Fiorentino Del Xvi Secolo
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La grande Annunciazione del Membrini può considerarsi non solo come uno dei capolavori del Rinascimento lucchese ma indubbiamente come una delle opere più alte nella produzione di questo artista che, nascosto per molti anni sotto lo pseudonimo di Maestro del Tondo Lathrop, ha affascinato la critica a partire dal lontano 1906 quando Berenson ne tratteggiò per la prima volta un breve ma decisivo profilo stilistico. Alle componenti fiorentine di matrice filippinesca e ghirlandaiesca, altamente sintetizzate già nel corso del X decennio del sec. XV, l'artista fonde aspetti di spiccato fiamminghismo, con ulteriori riflessioni su Perugino, Piero di Cosimo e più avanti sull'Aspertini, dopo che questi fu a Lucca dal 1507. L'Annunciazione è la mirabile sintesi di tutti questi aspetti. La tavola, datata 1504, presenta un'ambientazione di grande impatto scenografico. La scena si svolge entro un grande vano ricco di fastose decorazioni a grottesche desunte dall'antico. Vale ricordare come il nome del pittore lucchese sia stato rintracciato fra quelli graffiti sulle pareti della Domus Aurea, segno tangibile di un soggiorno romano. Il capriccioso leggio della Vergine, opera di matrice quasi verrocchiesca con aggiunte ed inserti tratti da esempi antichi, aveva fatto pensare all'influenza di Aspertini (che però a queste date non è ancora a Lucca) ed è invece da leggersi in stretta relazione con la raffinatissima produzione orafa del lucchese Francesco Marti. La cromia smaltata, certa trattazione rigida dei panneggi indica la profonda mediazione operata dal Membrini su modelli di area fiamminga, ampiamente documentati nel collezionismo lucchese di fine '400, con riflessioni sul Filippino Lippi più maturo. A sinistra, sullo sfondo, si apre una veduta di paesaggio aggiornata sui più recenti fatti fiorentini, con tangenze con le soluzioni di Lorenzo di Credi e Perugino. Tali caratteristiche permangono nella predella con presentazione di Maria al Tempio, Adorazione e Circoncisione di Gesù, mentre nella lunetta con Padreterno, figura nervosa immersa in turbolenze atmosferiche smaltate, è ancora la lezione del Filippino Lippi maturo a costituire un punto di riflessione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900053098
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1976
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999
    2000
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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