Carità. Allegoria della Carità
dipinto,
Cignani Carlo (1628/ 1719)
1628/ 1719
Dipinto a olio su tela in cornice scanalata e dorata
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Cignani Carlo (1628/ 1719)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo del Monte di Pietà
- INDIRIZZO Corso Giuseppe Garibaldi, 45, Forlì (FC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Addossata al plinto di una colonna, una figura femminile accudisce tre bambini, di cui il primo riposa all'interno di una culla, il secondo si allatta al seno, il terzo tiene in mano una ciliegia. La tela, di cui non si conosce la storia precedente l'acquisto, è entrata nella Collezione d'Arte della Cassa dei Risparmi di Forlì nel 1991, su segnalazione dall’antiquario Azeglio Collini. Il dipinto apparteneva al forlivese Gianfranco Rossi ed era accompagnato da una perizia di Beatrice Buscaroli Fabbri (datata 20/4/1991, Archivio Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì) che ne certificava con sicurezza la paternità a Carlo Cignani (Bologna 1628- Forlì 1719), parere confermato anche dal soprintendente Andrea Emiliani che supervisionò l'acquisto. La studiosa bolognese, autrice di una monografia su Cignani che proprio allora era in fase di stampa (Buscaroli Fabbri 1991), riferiva anche come la tela apparisse identica, nella composizione e nelle dimensioni, a un'altra "Carità" dipinta dall'artista e conservata presso il Museo di Castelvecchio a Verona, di cui erano già note alcune copie autografe e di bottega. Rintracciando nella versione di Forlì i caratteri del migliore Cignani, Buscaroli Fabbri affermava con decisione che l'esemplare della Cassa si potesse a buon diritto considerare una delle repliche autografe che il pittore bolognese era solito eseguire personalmente per soddisfare le richieste dei suoi numerosi clienti. Alla misura classica, rifinita e perfettamente conchiusa delle linee, Cignani aggiunge qui un suggestivo scorcio di paesaggio, di cui si possono apprezzare pienamente l'ampiezza e il gusto per i particolari lontani, cosa che non è invece possibile nel dipinto veronese e nella maggioranza delle altre repliche, a causa dell'annerimento della tela. Se nelle figure la forma rievoca la carnosità e la grazia di Correggio, l'apertura paesaggistica, immersa in una penombra fascinosa, appare un omaggio a Francesco Albani e a Guercino, dei quali Cignani fu allievo. La scarsezza di date certe nel percorso artistico del pittore bolognese, soprattutto prima del suo trasferimento a Forlì del 1680, non permette una datazione sicura dell'opera, i cui caratteri stilistici fanno comunque propendere verso l'ottavo decennio del XVII secolo. Il tema allegorico della Carità, molto diffuso nel Seicento all'interno della produzione dei "quadri da stanza", dovette essere particolarmente congeniale all'artista, che lo elaborò, a giudicare dalle opere conservatesi, in almeno quattro diverse versioni, (poi riprodotte a loro volta in repliche autografe e di bottega) che variavano per composizione e numero di bambini presenti (tre, quattro, cinque); Giampietro Zanotti, biografo dell'artista, menzionò quattro dipinti raffiguranti la "Carità" realizzati da Cignani per importanti committenti, di cui però è stato possibile identificare finora solo quello realizzato per il cardinal Pallavicini perché rimasto nella galleria romana dell'illustre casata (Zanotti 1739, I, p. 142). Presso il Fondo Piancastelli della Biblioteca Comunale di Forlì si conserva un disegno a penna di Felice Giani, riproducente la composizione della "Carità" della Cassa dei Risparmi e del Museo di Castelvecchio, che Buscaroli Fabbri ritiene tratto da una versione forlivese del tema ancora ignota (cfr. Buscaroli Fabbri 1991, p. 150)
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800690228
- NUMERO D'INVENTARIO 02001021
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- ISCRIZIONI recto, su cornice, in basso al centro, su targhetta metallica - CARLO CIGNANI/ (BOLOGNA 1628- FORLI' 1719)/ LA CARITA' - a impressione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0