ARCHITETTURA ILLUSIONISTICA; VIRTU'; ANGELI CON GHIRLANDE DI FIORI; GLORIA DI SAN GIUSEPPE

decorazione pittorica, 1708 - 1708

La decorazione investe interamente il presbiterio. Sul fondo viene simulata un'ancona architettonica, con colonne tortili binate e una trabeazione mossa e spezzata, che in origine accoglieva la pala di Francesco Solimena. Ai lati, su alti piedestalli con festosi putti reggicorone, sono affrescate due figure femminili monocrome simboleggianti Virtù. Architetture illusionistiche investono anche le pareti laterali e la volta dove, al centro di uno sfondato, si apre un medaglione con la Gloria di San Giuseppe

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • ATTRIBUZIONI De Longe Robert Detto Fiammingo (1646/ 1709)
    Natali Giuseppe (1652/ 1722)
    Natali Francesco (1669/ 1735)
  • LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Già menzionati nel libretto sulle pubbliche pitture di Piacenza compilato da Carlo Carasi (1780 rist. an. 1974, p. 118), gli affreschi del presbiterio furono realizzati dai fratelli cremonesi Giuseppe e Francesco Natali e dal fiammingo Robert de Longe: i primi approntarono le quadrature, il secondo le figure e il medaglione istoriato della volta. Grazie a un recente riscontro documentario (Longeri C., 2000, p. 1177) è possibile indicare con certezza il 1708 come anno di esecuzione dell'opera: con questa data sono infatti stati rintracciati diversi confessi di pagamento firmati dal muratore Ignazio Cerri relativi alla realizzazione del ponte "per li pitori" e all'assistenza per la preparazione dell'intonaco; esiste inoltre un confesso dell'agosto 1708 concernente una fornitura di colori (Archivio di Stato di Parma, Conventi e Confraternite, LXXX, S. Giuseppe di Piacenza, Carmelitane Scalze, b. 19). In una nota priva di data, ma comunque riferibile sempre al 1708 per indubbi riscontri, gli artisti vengono meglio individuati: il pittore "Fiamingo" viene indicato come il destinatario di 465 lire, ai "SS.ri Natali" sono invece riservate 1348 lire "per la Pitura della Chiesa" (ibidem, b. 17). Il complesso decorativo, d'indubbia qualità, si avvale di una struttura illusionistica messa in opera con maestria dai fratelli Natali, con sfondati pervasi di suggerimenti bibieneschi (Venturelli P., 1993, p. 33). Alla pittura romana, marattesca in particolare, rivisitata con un linguaggio maturo e sciolto, sembra invece riferirsi Robert de Longe, impegnato qui in una delle opere estreme della sua carriera, prima della morte sopravvenuta nel 1709 (Dallanoce A., 1998, p. 95)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800380550
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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