Cristo appare a Santa Francesca Romana
dipinto
1400 - 1499
Bouts Dirck (cerchia)
1400 ca./ 1475
Interno: pavimento; cortina di letto. Personaggi: Santa Francesca Romana; Cristo. Figure: angelo. Abbigliamento religioso: (Santa Francesca Romana) abito delle Oblate; velo bianco. Mobilia: tavolo. Oggetti: libro d'Ore miniato; vaso con gigli. Simboli: croce con labaro crociato
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 47.5
Larghezza: 35.5
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ATTRIBUZIONI
Bouts Dirck (cerchia)
- LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera proviene dalla raccolta romana del Cardinale ed è trascritta nell'inventario del 1744, compilato da Mons. Alessandro Faroldi Alberoni nella sezione "Robbe acquistate dopo la confezione dell'inventario fatto nel 1735 o non inventariate per pura inavvertenza" (f. 43 v., n. 755). Il Pozzi stimò la tavola nel 1760 la somma di quattro scudi (Rossi, II, 1978, p. 224). Nell'inventario è descritta come "Apparizione del Cristo a Santa Francesca Romana", ma potrebbe anche trattarsi del "Cristo che appare alla madre in preghiera" per la presenza del vaso di gigli sul pavimento e l'assenza del cesto coi pani, tipico attributo della Santa. I primi studiosi ad interessarsi del dipinto furono Scarabelli e Buttafuoco che l'attribuirono a Taddeo Zuccari, mentre il Ferrari parla di scuola tedesca del XVI secolo (Ferrari, 1903, p. 24). Pancotti, nel catalogo della Galleria Alberoni, lo assegna a Taddeo Zuccari segnalando però come l'attribuzione fosse stata messa in dubbio da Margherita Devigne che riferiva l'opera ad un artista fiammingo (Pancotti, 1932, p. 19). Tale indicazione fu accolta dal Pettorelli che valutò nel 1936 l'opera come "una copia tardiva di un dipinto della scuola di Bruges (sec. XV) il cui modello è finora sconosciuto" (Pettorelli, 1936, p. 126). A. C. Zangrandi nel 1952 raccolse tale proposta assegnando la tavola ad un maestro fiammingo (Zangrandi, 1952, p. 11), mentre Rossi avanzò il nome del Bouts per le analogie notate nei lineamenti austeri delle figure e in quelli dei due pannelli raffiguranti la "Giustizia dell'Imperatore Ottone" a Bruxelles e l'"Adorazione dei Magi" della Pinacoteca di Monaco. Tale attribuzione è stata accettata anche dall'Arisi (cfr. Arisi - Mezzadri, 1990, p. 171), mentre sembra più verosimile ricondurla ad un artista fiammingo vicino ai modi del Bouts
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800306865
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 1995
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0