calice,
Belli Giovacchino (1756/ 1822)
1756/ 1822
Calicein lamina d'argento dorata con applicazioni in argento cesellato o sbalzato, con custodia originaria in cuoio verde. Base circolare con doppio giro di fogliette; sul dosso del piede siedono tre angioletti, a tutto tondo, reggenti simboli della Passione; ad essi si alternano tre medaglioni ovali, retti da festoni di spighe, dove sono rappresentati a cesello l'"Ultima Cena", "Cristo dinanzi a Pilato", "Cristo percosso e incoronato di spine". Pomo a vaso portante tre figure della vittoria alata, raccordate da festoni. Base della sottocoppa a baccelli; fascia con tre medaglioni con raffigurazioni della "Caduta sotto la croce", "Crocifissione", "Deposizione", retti da coppie di angeli e raccordati da festoni di vite
- OGGETTO calice
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MATERIA E TECNICA
argento/ cesellatura/ sbalzo
argento/ laminazione/ doratura
CUOIO
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ATTRIBUZIONI
Belli Giovacchino (1756/ 1822): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Castel Bolognese (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Sotto la base sono due punzoni: quello camerale pontificio e quello usato dal Belli negli anni 1811-22. Il bollo fu usato anche dagli eredi del Belli dal 1822 al 1825 (cfr. Bulgari, "Argentieri gemmari orafi d'Italia - Roma", ivi 1958, p. 124). Come si ricava dall'avvertenza del Bulgari la pregevole opera neoclassica potrebbe essere riferita anche agli eredi del Belli. Di quest'ultimo si conoscono, in Romagna, un calice a Traversara di Bagnacavallo (con bollo usato dal 1790 al 1810) e due candelieri alla Madonna del Molino di Lugo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800022659
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1972
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0