soggetto assente

reliquiario-ostensorio, post 1791 - ante 1810

Tipologia a ostensorio in legno intagliato e verniciato a cui è applicata, in corrispondenza della faccia esposta ai fedeli, una lamina in metallo sbalzato, cesellato e argentato. Piede tronconi ornato da file parallele e sovrapposte di fogliette stilizzate. Lungo fusto ad andamento svasato decorato con girali, corolle floreali e foglia di palmetta stilizzata al centro. Mostra di forma ovale profilata da due cornucopie dentellate che terminano con elementi floreali stilizzati in corrisponde della sommità. Qui sono applicate due palme del martirio intrecciate e unite a croce con corona di fiori. Teca di luce ovale munita di vetro. Le articola adagiate all’interno sono decorate da elementi in cartoncino dipinto

  • OGGETTO reliquiario-ostensorio
  • MATERIA E TECNICA CARTA
    VETRO
  • MISURE Profondità: 12 cm
    Altezza: 57 cm
    Larghezza: 23 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Milanese
  • LOCALIZZAZIONE Santa Maria al Paradiso
  • INDIRIZZO Corso di Porta Vigentina, 14, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’accostamento devozionale di Desiderio (San Desiderio di Langres, festa liturgica il 23 maggio; spesso confuso con San Desiderio di Vienne, festa liturgica il 26 maggio) e Clemente (San Clemente I, festa liturgica il 23/25 novembre) rimanda con assoluta chiarezza a San Dionigi: sono due pastori morti in esilio come lui; il primo è venerato in un altro reliquiario dionisiano oggi in San Calimero (scheda 44, il che oltretutto avvalora l’idea della dispersione degli arredi liturgici di San Dionigi nella chiese limitrofe); entrambi godono di vasta devozione ambrosiana e nelle diocesi vicine (Como); il primo è un Santo di maggio, vicino a Dionigi (25 maggio), il secondo ricorre esattamente sei mesi dopo (e il culto esamenale aveva importanza). Rimane il problema formale: i reliquiari sono in stile neoclassico, con una datazione che, per quanto ipotizzabile precoce, non può risalire più indietro dell’ottavo decennio del Settecento, per attestarsi con maggiore facilità nei primi tre decenni dell’Ottocento. Ne conseguono due possibilità: o si tratta davvero di opera precocissima, verso il 1780, alla vigilia della soppressione (1783); oppure (cosa più probabile) è un rifacimento o riadattamento neoclassico di reliquie dionisiane ricevute a fine Settecento e riofferte qualche decennio dopo alla venerazione dei fedeli. Il titulo è ripetuto identico su entrambi gli esemplari
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303268582
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Milano
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Milano
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI teca, sul titulo - EX OSSIBUS SANCTI DESIDERII MARTYRIS / EX OSSIBUS SANCTI CLEMENTIS MARTYRIS - capitale - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1791 - ante 1810

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE