Madonna ausiliatrice col Bambino e donatore
Composizione a sviluppo verticale; al centro, stante, è rappresentata la Madonna con il capo coronato e circonfuso da un ampio alone tondeggiante di luce. Porta i capelli raccolti e coperti da un velo che funge anche da mantello e copre parte della tunica, a girocollo e con le maniche lunghe, in corrispondenza delle gambe. Un braccio e disteso e indica verso l’esterno della tela, l’altro è piegato per accogliere il Bambino. Anch’esso ha il capo coronato e indossa solamente un perizoma. Entrambi rivolgono il proprio sguardo verso il basso, a destra, in direzione di un uomo inginocchiato, rappresentato nella parte inferiore destra della tela. Quest’ultimo ha lo sguardo rivolto verso l’alto e porta una mano, che sembra ferita, al petto. Il capo è canuto e barato. Indossa una camicia e al di sopra una corta tunica dalle maniche lunghe, fermata in vita, che scende sino a sopra il ginocchio. Le gambe sono protette da lunghe calze e scarpe. Ai suoi piedi è rappresentato un piccolo falcetto. La scena è ambientata in campagna, in uno spiazzo punteggiato da erbe. Sulla sinistra sono rappresentate due pecore accucciate, una delle quali rivolge il muso verso Maria. Sullo sfondo, al centro, è accennato il profilo di una chiesa. Ampio brano di cielo con nubi che descrivono una corona circolare intorno alla vergine dalla quale si affacciano alcune teste cherubiche che osservano la scena
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Profondità: 1.6 cm
Altezza: 50.5 cm
Larghezza: 34.5 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela presenta solamente contrassegni inventariali relativi alle campagne di catalogazione dei beni del castello di Racconigi. Si deve presumere, pertanto, che l’oggetto sia qui pervenuto per dono o per acquisto durante i decenni in cui il principe di Piemonte, e poi ultimo re d’Italia, Umberto II raccolse in questa sede le sue collezioni pittoriche, primariamente dedicate all’iconografia e alla storia sabauda, ma anche opere di soggetto sacro, in particolare sindonico, incluse diversi dipinti di soggetto mariano, come nel caso in esame. Il soggetto rappresentato, l’apparizione della Madonna col Bambino a un uomo intendo a svolgere lavori agresti, e la modesta qualità pittorica, insieme al formato del dipinto, inducono a ipotizzare che si tratti di un ex-voto o simile opera con finalità devozionali connessa ad un sito o evento miracoloso. L’assenza di iscrizioni non permette di meglio circoscrivere il luogo, forse evocato anche dalla chiesa accennata sullo sfondo, a cui l’opera era originariamente destinata. L’iconografia della Vergine, per la presenza della corona sul capo, potrebbe richiamare quella della Madonna di Vicoforte oppure devozioni mariane di area lombarda, ad esempio quella di Vall’Alta, in provincia di Bergamo, ove, secondo la tradizione, Maria si manifestò a un uomo, Quinto Foglia, e ai suoi figli, assetati, invitandoli a percuotere con il falcetto una roccia da cui miracolosamente sgorgò l’acqua. L’opera in oggetto, non caratterizzata da elementi della moda o dall’inserimento di alcuna data, potrebbe collocarsi, anche in considerazione dei caratteri formali espressi, entro i primi decenni dell’Ottocento
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399715
- NUMERO D'INVENTARIO R 957
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, tela, al centro - R 957 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi - a matita - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0