Motivi decorativi a grottesche

decorazione plastico-pittorica, ca 1577 - ante 1630

Camerino a pianta quasi quadrata, dotato di accesso dalla loggetta dei Cani e di una finestra sul giardino pensile dei Cani; volta a specchio impostata su serie di vele e pennacchi incornicianti lunette alle pareti

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • MATERIA E TECNICA stucco/ modellatura a stampo
  • AMBITO CULTURALE Scuola Mantovana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale/ D, 1, 21/ Camerino degli Uccelli
  • INDIRIZZO p.zza Sordello, 40; p.zza Paccagnini, 3, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il camerino degli Uccelli è uno degli ambienti dell'appartamento di Troia i cui lavori di costruzione e decorazione, diretti da Giulio Romano, interessarono gli anni Trenta del XVI secolo: tuttavia, l'apparato decorativo attuale non si riferisce a quella campagna d'intervento, bensì a una fase successiva. Alcuni documenti del novembre 1536 specificano che la volta del camerino era decorata a grottesche e che nell'ambiente era presente un camino con cappa modellata in stucco: desiderio del duca Federico II era che Giulio Romano facesse “armare esso camerino tutto di spalere di asse con biacha benissimo brunita sopra et depinta poi a grotesco, conforme a quello del cielo di esso camerino” ma l'artista, pur impegnandosi a farle realizzare, specifica che “è finito el camino et dipinto è tutto fin sopra alli cornisotti, come vostra excellentia mi ordinò et così li ho fatto aggiugnere de l'altra pictura et mettere lo cornisotto, qual solo resta a dorare”: del resto, pare che le spalliere non fossero affatto poste in opera per la difficoltà di ottenere il legname, come più volte riferito da Giulio Romano stesso. La decorazione della volta e del registro superiore delle pareti spetta, come quella della vicina loggetta dei Cani, all'epoca di Guglielmo Gonzaga (1577 ca. – 1587 ante): la volta a specchio, impostata su vele e pennacchi incornicianti lunette alle pareti, è interamente decorata a grottesche e reca al centro un riquadro entro cui sono dipinti due putti gemelli alati, attaccati tra loro sul dorso. La decorazione del registro inferiore delle pareti, attribuibile a una fase immediatamente successiva (1587 post – 1630 ante), è costituita da specchiature ornate da motivi a meandri e girali vegetali entro un telaio marmoreo composto da zoccolo e lesene. Notevoli gli interventi, soprattutto murari, attuati nel corso del restauro diretto da Clinio Cottafavi dalla fine del 1925: prima di tali lavori il muro settentrionale si presentava stravolto da due porte successivamente aperte e otturate, causa dell'abbassamento di un tratto del cornicione in stucco su questo lato del camerino; sulla parete ovest, chiuso il vano del camino, era stata aperta un porta per accedere a una scaletta verso il piano superiore; sulla parete est la finestra era stata otturata nella parte inferiore e portata in alto in rottura fin sopra il cornicione; il pavimento avvallato e sconnesso; tratti d'intonaco della volta si presentavano pericolanti. Il restauratore procedette quindi alla chiusura delle porte aperte sui lati nord e ovest e alla ricostruzione della finestra sulla parete est nelle condizioni alle quali fu portata con la costruzione del giardino pensile (una porta-finestra); il pavimento fu rifatto “in pastellone”; risarcite le lacune d'intonaco della volta e ripresa la decorazione a meandri del registro inferiore delle pareti. Secondo Berzaghi (Berzaghi, 2019) la decorazione della volta potrebbe datarsi all'epoca giuliesca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267707-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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