presenta sulla base e sul nodo, come pure nel sottocoppa, tre testine alate di cherubini a tutto tondo, con perline tra motivi floreali e frutta; i motivi gigliati tra volute lavorati a traforo formano la fascia terminale del sottocoppa e si ripetono sul bordo della base circolare con diverso rilievo perchè eseguiti a cesello; patena d'argento dorato liscia

  • OGGETTO calice
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura/ traforo/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Napoletana
  • LOCALIZZAZIONE DELEBIO (SO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il calice presenta caratteri decorativi ancora cinquecenteschi ed è di provenienza napoletana, come sembra confermare l'iscrizione. Per i riscontri riguardo la tipologia e l'attribuzione si confronti il calice firmato da Vincenzo Maiorino nel 1698 conservato nella chiesa di San Giovanni Battista di Angri (vd. E. e C. Catello, Argenti napoletani dal XVI al XIX secolo, Napoli 1972, tav. XIX). L'esistenza di oggetti liturgici di fattura napoletana a Delebio è dovuta alla presenza di delebiesi a Napoli per motivi di lavoro. Il calice può essere identificato con uno dei "due calici d'argento con le loro custodie e patena d'argento dorati" elencati nella visita pastorale Neuroni del 1754 e con "altro di gitto d'argento con sua patena" nella visita pastorale Mugiasca del 1766
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300210962
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sotto al piede - QUESTO CALICE E' FATTO ANTONIO TAVANO FIGLIO DI GIULIANO TAVANO CON TUTTA LA COMPAGNIA DI NAPOLI S. DOMENICA/ DI DETTA TERRA DELEBIO E RITROVANDOSI DETTO CALICE PURE DI DETTA TERRA/ LO PAGA CHI LO PRESTA E RESTA DOVE SI TROVA QUESTA E' NOSTRA/ NOSTRA VOLODA (SIC) ANNO DOM.NI 1664 - a incisione - italiano volgare
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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