ancona dei Re Magi

rilievo,

Ancona di marmo bianco di Carrara divisa a trittico da pilastrini lisci smussati agli angoli, posta su alta base, con capitello a fogliame e con abaco di notevole spessore, sostengono un arco acuto trilobato il quale ha pennacchi ornati a foglioline, cornice a dentelli, fattovi superiomente. Sulla sommità della cuspide centrale è posto un tondo e sulle cuspidi laterali sono posti due angeli in corrispondenza dei quattro pilastrini che limitano le scene si innalzano quattro gugliette. L'ancona è composta da varie parti messe insieme. Base pilastrini, galloni, guglie, sono non tirati a lustro

  • OGGETTO rilievo
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Scuola Di Bonino Da Campione
    Maniera Di Giovanni Di Balduccio
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Attribuita tradizionalmente (Calvi 1859) Giovanni di Balduccio, cui lo confermava il Vigezzi (1933) l'opera è ad evidenza di un ben diverso scultore che il Meyer (1893) isolò nella schiera dei maestri campionesi seguaci del Pisano. La Bellone (1940) attribuiva l'ancona all'aiuto, non campionese, di Giovanni di Balduccio e pensava che gli angeli sulle cuspidi fossero del maestro Pisano. Il Baroni invece (1944-1955) riconosceva giustamente il carattere di novelliere lombardo e il linguaggio campionese dello scultore, e ne notava le affinità col naturalismo padano dei miniatori contemporanei. Gli attribuiva inoltre il sarcofago sul posto di Martino Aliprandi in San Marco, una formella con Madonna e Bambino in raccolta privata fiorentina e i rilievi della fascia superiore dell'Arca di Sant'Agostino in San Pietro in Ciel d'oro a Pavia (attribuzione non accolta dal Toesca e dalla Bellone. Escludeva dal catalogo del maestro gli angeli oranti che sono stanca e più tarda ripetizione di modelli balducoesohi. Servì da pala all'altare fino al 1733 quando la cappella fu rinnovata e si eresse un nuovo altare. L'anoona allora sostituita da una grande tela fu "al fianco destro trasportata" (Allegranza 1773). Il Caffi (1841) la vide sul "muro rimpetto alla finestra" e ritornò sull'altare probabilmente nei lavori di restauro del 1888
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300206085-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI Sotto il trittico sul listello della base - TABULA SCOLE BEATOR TU REGU.MAGOR FACTA. I. ONOR. NRI. XRI. T. PIE. VIRGIS. MARIE. T. IPR. SCOR. REGU. MCCCXLVII -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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