Quod Natura negat, potuit proestare tabella / Frugibus et Sertis jungere frigus. iners. Quattro stagioni

stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione, 1645 - 1645
Simon Vouet (parigi, 1590 - 1649)
Parigi, 1590 - 1649

Personaggi: Adone; Flora; Cerere; Bacco fanciullo. Personificazioni: Estate; Primavera; Autunno; Inverno. Attributi: (Adone) cane; (Bacco) grappolo uva; (Cerere) corona di spighe di grano; (Flora) corona di fiori. Animale: cane. Oggetti: guinzaglio; falce. Frutta: uva. Piante: fiori; spighe di grano. Cornice tonda

  • OGGETTO stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ bulino/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Simon Vouet (parigi, 1590 - 1649): inventore
    Dorigny Michel (1616/ 1665): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’incisione in controparte, realizzata da Michel Dorigny e datata 1645, è la traduzione dell’opera di Simon Vouet rappresentante le “Quattro stagioni”, oggi conservata alla National Gallery of Ireland di Dublino. L’opera è stata acquisita dal museo irlandese nel 1970 da una vendita della collezione M. Neville Orgel di Londra. La datazione dell’olio su tela è stata a lungo incerta, ma secondo Thuillier (1990, pp. 328-329) è rapportabile ad un tardo periodo vouettiano, perciò di poco antecedente alla traduzione a stampa, tra la fine del 1644 e l’inizio del 1645. Crelly (1981, pp. 401-424) ha studiato a fondo l’originale iconografia del dipinto dove l’Inverno non viene rappresentato come uomo anziano, ma da Adone stesso, simbolo della fertilità. La fortuna dell’opera è testimoniata dalle numerose copie presenti in collezioni pubbliche e private. Risulta probabile che, per un’ampia diffusione del soggetto, sia lo stesso Vouet a commissionarne la traduzione a Dorigny: prima allievo e poi fedele collaboratore oltre che genero del maestro francese. L’incisione fa parte di un album denominato “Scuola Francese Vouet Simone”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408114
  • ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI in basso lungo il bordo inferiore - [V]oüet pinx / Cum privil Reg[io] 1645 / M[ichel] Dorigny S[culp] - Dorigny Michel - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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