Nolite inebriari vino, in quo est luxuria. Ephes. Cap. 3. Lot e le sue figlie

stampa controfondata smarginata di traduzione, 1639 - 1639
Simon Vouet (parigi, 1590 - 1649)
Parigi, 1590 - 1649

Soggetti sacri. Personaggi: Lot; figlie. Oggetti: brocca. Abbigliamento. Veduta. Paesaggio: grotta. Piante: fiori; edera. Fenomeni geologici: incendio. Fenomeni naturali: nuvole

  • OGGETTO stampa controfondata smarginata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ bulino/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Simon Vouet (parigi, 1590 - 1649): inventore
    Dorigny Michel (1616/ 1665): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’incisione, realizzata da Michel Dorigny, è tratta da un dipinto rappresentante “Lot e le sue figlie” di Simon Vouet acquisito nel 1937 dal Musée des Beaux Arts di Strasbourg, di cui non è stata ancora identificata la provenienza. La bibliografia conferma la presenza dell’opera nella collezione Louis Dimier agli inizi del XX secolo e successivamente De Loisy di Dijon (Crelly, 1952 p. 217; Thuillier, 1991, pp. 101, 162-163; Jacquot, 2005, pp. 113, 118-121). L’olio su tela rimane una delle poche opere vouettiane firmata e datata (1633), interessante notare la volontà del pittore francese di divulgare rapidamente la rappresentazione grazie alla commissione nel 1639 a Dorigny della sua traduzione a stampa. Al Musée des Beaux Arts di Reims resta conservato lo schizzo preparatorio della tela attribuito a Vouet (Brejon de Lavergnée, 1987, p. 80), comparabile al disegno preliminare all’incisione attribuito a Michel Dorigny presente al Musée des Beaux Arts di Orléans (Jacquot, 2005). La composizione ebbe larga fortuna, ne sono testimonianza le innumerevoli copie esistenti in varie collezioni pubbliche e private, oltre a una traduzione in arazzo (già nella collezione inglese di Edouard Lawton). Risulta presumibile che Vouet sia l’editore di sé stesso, la volontà di tradurre le opere in incisioni è testimoniata dall’alleanza con Dorigny iniziata nel 1637 e garantita da contratto nel 1640. L’incisione fa parte di un album denominato “Scuola Francese Vouet Simone”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408078
  • ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI sul recto in basso - Simon Vouet pinxit / cum privilegio Regis / Mich[el] Dorigny scul[psit] Pari[s] 1639 - Dorigny Michel - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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