Ritratto di Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours
Il personaggio occupa la parte centrale della tela, riconvertita dal formato ovale a quello rettangolare grossolanamente. E’ rappresentata a mezzo busto, di lieve tre quarti, con il volto sereno e rivolto verso sinistra. Porta una parrucca con scriminatura centrale e i capelli parzialmente raccolti; alcuni boccoli ricadono sulle spalle. Il volto è giovanile. Indossa una veste dall’ampio scollo che lascia quasi scoperte le spalle ed è profilato da un pizzo. In corrispondenza del petto, il corpetto, in tessuto ornato da passamaneria, è arricchito da un gioiello a medaglione di forma circolare con pendente di perle. Un manto panneggiato poggia sulle spalle, lasciando vedere un solo braccio. La mano trattiene il pendente del gioiello. Sfondo neutro di colore bruno. La tela, adattata in precedenza a una cornice di luce ovale, è posta entro una cornice di forma e luce rettangolare, in legno intagliato e dorato a cassetta. Battuta liscia; fascia interna intagliato con motivo ad alveoli, fascia centrale liscia, esterna filettata
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 73.5 cm
Larghezza: 60 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela raffigura la Seconda Madama Reale, Giovanna Battista di Savoia Nemours. Nacque nel 1644, ultima discendente del ramo collaterale originato da Filippo di Savoia, fratello di Carlo II, che aveva avuto in appannaggio il ducato del Genevese e le baronie di Faucigny e di Beaufort, ricondotte così sotto la corona ducale. La madre era Elisabetta di Borbone-Vendome; la sorella divenne regina di Portogallo. Sposò in seconde nozze Carlo Emanuele II. Dieci anni più tardi, il 12 giugno 1675, moriva il duca. Tre giorni dopo la seconda Madama Reale assunse il potere e la tutela dell’unico figlio minorenne, Vittorio Amedeo, in una condizione di estrema incertezza sia per l’amministrazione, che per l’economia e i rapporti politici all’interno dello Stato, considerando le pretese dinastiche del ramo cadetto dei Savoia-Carignano, sia nei rapporti internazionali nei confronti della prevaricante posizione della Francia e, attraverso lo Stato di Milano, della confinante Spagna. Benché nel 1680 avesse raggiunto la maggiore età, il principe sabaudo decise di non governare ancora, considerando la rete di alleanze favorevoli intorno alla reggente, grazie al forte sostegno francese. Solamente nel marzo del 1684 egli assunse definitivamente il potere, allontanando la madre con la quale da tempo i rapporti si erano profondamente deteriorati. Solo recentemente sono stati fatti tentativi per rilevare con coerenza il peso della reggenza della duchessa, durante la quale spesso furono portati a termine progetti e riforme avviate dal consorte. In tale ambito si inserisce una nuova attenzione verso la politica culturale: dal completamento della cappella della Sindone, all’impresa della pubblicazione del Theatrum Sabaudiae, che uscì una prima volta nel 1682. Precisa fu la volontà di presentare a livello internazionale un’immagine di donna colta e raffinata, sostenitrice delle arti e lettere, certamente non indifferente all’emblematico modello di Cristina di Svezia. Tra il 1675 circa e il 1678 ben tre accademie sorsero in Torino per iniziativa ducale, sul modello di quanto avveniva a livello europeo: una cavalleresca, l’Accademia Reale, una letteraria, bilingue, nominata Accademia francese e italiana, senza dubbio la più sfuggente tra le istituzioni qui menzionate, e una di Pittura, Scultura e Architettura, immediatamente aggregata, nel 1675, a quella romana di San Luca
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399389
- NUMERO D'INVENTARIO R 1619
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 1619 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi - a impressione - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0