Busso Carlo (bottega)
notizie 1665-1695

L?altare presenta una mensa con specchiature in marmo verde, contornate da fasce in marmo nero con cornici in marmo giallo e al centro un?apertura con grata in ferro battuto. Le parti laterali del basamento sono rivestite di marmi diversi, a formare due tipologie di decori mistilinei disposti in modo alternato. Il tabernacolo a pianta quadrangolare con lesene agli angoli si compone di lastre dei tre principali tipi di marmo che formano l?intero altare (verde, rosso e giallo). Decori in bronzo dorato in forma di festoni floreali ornano il lato frontale e i fianchi mentre un ripiano scorrevole in legno dipinto a finto marmo reca due teste di cherubini. Lo sportello di tabernacolo, non originario, è in metallo dorato e raffigura un pellicano che nutre tre piccoli col proprio sangue, iconografia simbolica del Cristo che offrì la propria vita per la salvezza del mondo. Sul tabernacolo è il tronetto eucaristico, formato da sei colonne disposte a emiciclo. Il dossale, comprendente la tela della pala di forma centinata, è formato da due colonne tortili con capitelli corinzi ai lati e due colonne di chiusura verso l?esterno. Tra le coppie di colonne tortili in marmo nero, sul rivestimento verde di fondo, sono applicate decorazioni dorate in forma di grandi candelabri ardenti

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA marmo giallo/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • ATTRIBUZIONI Busso Carlo (bottega): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa della Visitazione
  • INDIRIZZO via XX Settembre 25, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il frontone dell?altare, spezzato, reca al centro una corona d?alloro con due cherubini e raggi; su ognuna delle due arcate laterali è presente una scultura lignea raffigurante un angelo orante ed uno in adorazione, rivolti verso il centro. Sul coronamento centrale sono presenti due teste di cherubini, il simbolo dell?Ordine della Visitazione (un cuore fiammato sanguinante entro corona di spine) e una croce raggiata. I capitelli, gli angeli, i puttini e il fregio con il Sacro Cuore sono in legno dorato a guazzo. L?aspetto attuale dell?altare è frutto di lavori di rinnovamento e interventi successivi, a partire dall?esecuzione su commissione della Madre Superiora Maria Gertrude Provana de Leyni, eletta il 26 maggio 1689, in sostituzione del primo altare ligneo. Il manoscritto conservato nel Monastero delle Visitandine a Moncalieri (?Abregé de La Fondation ce Monastere de Turin fait par notre Chere S.r M.e Gertrude Provane de Leïni Selon le vieux Stile Pour la Bibliothèque Maisone?, pp. 200-207) permette di ricostruire le vicende costruttive: la firma del contratto (?l?accord que l?on fit avec les Maitres entrepeneur nommés le Sieurs Bus de la ville di Lugan dans le Milanés, L?on en passa tous les Articles le jour de S.t Alexis de la meme Année 1689?), i materiali impiegati (les plus beaux marbres du monde, tant pour le noirs de Bergamo, don?t les quatres Collonnes torces sont faites et qui paroissent d?etre du plus fin sayer, les Blancs de Carrara, les Melles de Narbonne, les Verds, et les Jaunes de ce païs, que pour le Brocadel de Florence tous les Pieds d?estaux, premiers, et seconds, etant faits a compartiments de certaines pierres que l?on nomme Ardese, et Saravese, dont les unes sont blanches noire et d?un tres beau gridelin, et les autres, incarnates blances et bleu, si fines, et si reluisantes qu?on les prendroit pour de l?Agate toute pure, il y à d?une certaine autre pierre que l?on fait venire d?Egipte dans la quelle on diroit que l?or est mellé qui à de la ressemblance à L?avanturine plus fine, dont l?on à embelli plusieurs des degrés de l?autel, et autres endroits, les aiant taillé en forme ottogone comme des grosses pierres precieuses, la Dorure est excellentes? e le parti perdute (deux Statuës qui sont entre les Collonnes de S.t Augustin, et de Notre S.t Pere grandes au naturel, et d?un travail tres délicat chacun admire cette nouvelle invention qu?on à trouvè de dorer si bien le Marbre que l?on diroit que c?est du Bronze meme ou du Vermeil. L?on à fait l?essai qu?on peut le laver lorsque le temps l?aura obsurci, ce qui ne sera pas de long-tems, voiant qu?il paroit toujours plus beau??). L?altare, che comprendeva una pala di Luigi Vannier (l?autore della decorazione della volta del presbiterio) raffigurante la Visitazione, fu rinnovato in occasione dei lavori per la canonizzazione di Giovanna Francesca Fremiot de Chantal (beatificata il 13 novembre 1751 e salita agli altari il 16 luglio 1767), quando fu modificato, arricchito di un tabernacolo e di un tronetto a sei colonne e fu probabilmente sostituita l?ancona con quella attuale dipinto da Ignazio Nepote. La tesista Valentina Mussini riporta alcuni documenti relativi alla richista di provvista di marmi (marmi di Valdieri, verde di Susa, Alabastro di Busca, Perseghino?) ai Regi Magazzini dal 1756 al 1767 (V. Mussini, ?La Chiesa della Visitazione di Torino: architettura e decorazione tra Sei e Settecento?, Tesi di laurea in Storia del Patrimonio archeologico e storico artistico, Università degli Studi di Torino, Facoltà Lettere e Filosofia, relatore G. Dardanello, a.a. 2007-2008, Appendice). La relazione di restauro (in SBSAE, Archivio Restauri, pratica n. AR20291) conferma l'assemblaggio e il reimpiego di elementi di epoche differenti. Prosegue in Osservazioni
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100215651-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • STEMMI nel frontone, al centro - religioso - Emblema - Ordine della Visitazione (un cuore fiammato sanguinante entro - 1 - Cuore fiammato sanguinante entro corona di spine
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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