La cassa d?organo presenta nella parte inferiore, sopra la tastiera dell?organo, una fascia ornata da cinque decorazioni vegetali. Ai lati sono due elaborati sostegni verticali decorati da telamoni scolpiti su basi con cherubini, festoni e drappi, fiancheggiati da ornati a voluta, mazzi di fiori e frutta e teste di cherubini. La parte centrale, al di sopra del semplice tessuto posto a protezione delle canne, è ornata da due festoni lignei con trofei di strumenti musicali (a fiato e a corda) culminanti in un imponente fastigio con cartiglio mistilineo centrale, recante iscrizione dipinta a caratteri neri fu fondo chiaro, testa di cherubino e tre angioletti con strumenti musicali e spartito sul coronamento. La struttura ha una finitura di colore grigio-azzurro con cornici, profili modanati ed elementi scolpiti dorati
- OGGETTO cassa d'organo
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
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ATTRIBUZIONI
Valle Giovanni (notizie 1689-1710): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Chiesa della Visitazione
- INDIRIZZO via XX Settembre 25, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Dalla relazione di restauro (conservata in SBSAE, Archivio Restauri, pratica n. AR16046, ?Chiesa della Visitazione. Intervento di restauro della cassa d?organo e cantoria. Relazione tecnica sui saggi stratigrafici. Torino 04-08-2003?) si apprende che sia la cantoria sia la cassa d?organo hanno subito importanti interventi di modifica e integrazione nel Sette e Ottocento, dovuti all?ampliamento prima e sostituzione poi (nel 1846) dell?organo. Gli anni di realizzazione sono circoscrivibili grazie al manoscritto conservato nel Monastero delle Visitandine a Moncalieri (?Abregé de La Fondation ce Monastere de Turin fait par notre Chere S.r M.e Gertrude Provane de Leïni Selon le vieux Stile Pour la Bibliothèque Maisone?, pp. 197-198), in cui si legge che nel trienno 1883-1886 ?L?on commença aussi du temps de cette tres aimé Mere M.e Terese de Valpergue notre belle, et tres belle Orgue, qui fut finis, et posé durant celui de notre tres chere Mere Terese Radegonde de S.t Germain, qui la succedà l?année 1686, il à couté 200 Pistoles avec la belle tribune qui le contient, et tous ses ornements de parfaitement belle Menuiserie dorme en petits Amours en harpies, grand festons de fleurs, de fruits, et des trophées d?Eglise et de Musique; le tout posé sur un plat fond peint en verd d?un tres excellent vernis ? chacun trouve cette Orgue tres bonne; et des plus harmonieuse y aiant jusqu?a la voix humaine, ça eté une dépense qui orne bien notre Eglise, et qui nous sert merveilleusement à nos grandes sollemnités, et aux receptions, et Professions des Soeurs ??. Nel manoscritto seicentesco si trovano conferme dunque dell'esito delle indagini stratigrafiche, che avevano individuato uno strato di colore verde, che costituiva la finitura originaria del manufatto. L?opera è attribuibile a Giovanni Valle, figura di colto intagliatore, presente in documentazione d?archivio con la qualifica di architetto o ingegnere, e autore di disegni progettuali e modelli per altari. Sull?attività di Valle in numerose chiese a Torino e in Piemonte tra gli ultimi decenni del Seicento e i primi del Settecento si rimanda agli studi di Giuseppe Dardanello (G. Dardanello, Altari piemontesi: prima e dopo l?arrivo di Juvarra, in A. Griseri e G. Romano, a cura di, Filippo Juvarra a Torino. Nuovi progetti per la città, Torino 1989, pp. 153-228) e al contributo di Walter Canavesio (W. Canavesio, Documenti per gli altari della chiesa di San Filippo a Chieri, in Studi Piemontesi, dicembre 2005, vol. XXXIV fasc. 2, pp. 355-365). Alcune memorie e descrizioni della chiesa, redatte dal rettore P. Mario Mordiglia nel 1964, riportano l?attribuzione al Valle (Congregazione della Missione, Casa di Torino, u.a. 5659), affermata anche dagli studi di Giovanni Tonello (confluiti in numerosi articoli pubblicati sulla Chiesa nel ?Bollettino della S. Agonia? tra il 1911 e il 1921) e della tesista Valentina Mussini (V. Mussini, ?La Chiesa della Visitazione di Torino: architettura e decorazione tra Sei e Settecento?, Tesi di laurea in Storia del Patrimonio archeologico e storico artistico, Università degli Studi di Torino, Facoltà Lettere e Filosofia, relatore G. Dardanello, a.a. 2007-2008). Il verbale di requisizione del convento e della chiesa da parte del Governo francese il 15 settembre 1802 inventaria la cantoria e cassa d?organo ?a l?entre de l?Eglise un Tambour en bois de noyer sculpté, les sculptures dorée, par dessus le Tambour une Tribune en bois sculpté, et doré avec un buffet d?orgue egalement en bois sculpté, et dorè dont le jeu est demontè? (ASTO, Governo francese, m. 287, n. 10). La cassa d?organo risulta schedata, senza numero di catalogo, in un modello cartaceo datato 7 marzo 1928 conservato all?Ufficio Catalogo della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte (nn. 5255-5285)
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100215628
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
- ISCRIZIONI in alto, al centro, all'interno del cartiglio - LAUDATE DEUM/ IN CORDIS/ ET ORGANO - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0