Madonna con Bambino
disegno,
1539 - 1546/01/31
Ferrari Gaudenzio (1475 Ca./ 1546)
1475 ca./ 1546
Disegno a carboncino e matita nera con limitato uso del gessetto per i toni luminosi. Il cartone è composto da sei fogli dalle misure non omogenee, giuntati per sovrapposizione dei bordi. Non compaiono tracce di ripassature meccaniche o di traforature per lo spolvero. Vi è raffigurata la Madonna con in braccio il Bambino rivolto verso destra
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ carboncino/ matita/ gessetto
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ATTRIBUZIONI
Ferrari Gaudenzio (1475 Ca./ 1546): esecutore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Lanino Bernardino
Giovenone Gerolamo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca dell'Accademia Albertina di Belle Arti
- LOCALIZZAZIONE Accademia Albertina di Belle Arti
- INDIRIZZO Via Accademia Albertina, 8, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le vicende dei cartoni dell'Accademia Albertina sono state ricostruite da Pierluigi Gaglia (in Romano G., 1982, pp. 26-33). Non si conosce la data di ingresso del cartone nelle collezioni sabaude; si può solo provare una sua presenza nella Regia Galleria anteriore al periodo napoleonico. Non si hanno notizie circa il prelevamento di cartoni da parte della commisione francese incaricata di esportare le opere d'arte. Trasferito nei Regi Archivi di Corte verosimilmente dopo il 1814 (anno del ritorno dei Savoia), il cartone fu donato da re Carlo Alberto all'Accademia Albertina il 13 aprile 1832, insieme ad altri 53 cartoni. Collocato provvisoriamente in Palazzo Madama, raggiunse l'attuale edificio dell'Accademia nel 1837. Nell'elenco steso dal Gran Ciambellano Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno al momento della donazione, il cartone veniva assegnato a Bernardino Lanino col numero d'inventario 17, visibile stampato ad inchiostro in basso a destra (Bollea L. C., 1932, p.491). La prima attribuzione a Gaudenzio Ferrari si deve a Noemi Gabrielli (1933, pp. 154, 197), ma non è stata universalmente accettata, dal momento che Aldo Bertini ha preferito spostarlo all'ambito della scuola gaudenziana (Bertini A., 1956, p. 41), mentre Luigi Mallé (1971, p. 205) lo ha assegnato all'area di Gerolamo Giovenone. Pierluigi Gaglia vi ha invece ravvisato chiari caratteri stilistici del Gaudenzio del periodo milanese, risalente all'ultima fase della carriera del maestro, dal 1539 al 1546 (in Romano G., 1982, pp. 84-86). Rifiutando l'ipotesi del Viale che indicava nel cartone il possibile modello per il dipinto di Gaudenzio Ferrari della Pinacoteca di Brera, opera stilisticamente databile al 1520 circa, il su citato P. Gaglia ha ipotizzato che il cartone costituisca una ripresa, a distanza di circa venti anni, delle soluzioni elaborate nel quadro di Brera, non riuscendo comunque ad individuare il dipinto di cui sarebbe il modello
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100209678
- NUMERO D'INVENTARIO 317
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI in basso a destra - 17 - a impressione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0