Tecnica di cottura dei mattoni in #fornace a pozzo#
All'interno della fornace quattro uomini dispongono in modo ordinato i mattoni di argilla. Uno dei #fornaciai# dall'esterno della fornace passa i mattoni agli altri tre, disposti all'interno. Della loro sistemazione si occupa con grande perizia un #fornaciaio#, che organizza i mattoni secondo un criterio ben preciso: prima colloca quelli che foderano il perimetro interno della fornace, sistemandoli di taglio e obliquamente in modo da rivestirne la parete. Poi, partendo dal basso, riempie l'area interna. Qui i #fornaciai# dispongono i mattoni su più livelli in modo similare, ma con accortezze differenti: li sistemano sempre di taglio, addossandoli obliquamente gli uni agli altri, sistemando così le file di mattoni in modo speculare, creando un motivo a spina di pesce, talvolta diviso da una fila dritta di mattoni. Così facendo favoriscono una maggiore dispersione del calore all'interno della fornace e quindi una cottura più omogenea. Al di sotto della fornace è situato il forno, dove i #farnaciai# si alternano nell'alimentare ininterrottamente il fuoco con la legna
- OGGETTO tecnica di cottura dei mattoni in #fornace a pozzo#
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CLASSIFICAZIONE
TECNICHE
- LOCALIZZAZIONE Castel Viscardo (TR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Caratterizzandosi come un'area ricca di argille, Castel Viscardo presenta una lunga tradizione nella produzione del cotto fatto a mano, che sembra risalire alla metà del Cinquecento. Tale manifattura continua ad essere tra le principali attività artigianali, tanto che è stato fondato anche un Centro di documentazione delle terrecotte. Circa dodici sono le fornaci ancora attive in paese e costituiscono un'importante fonte non solo economica, ma soprattutto culturale. La produzione del cotto fatta a mano è legata ai cicli stagionali: in autunno si prepara l'argilla nella cava, frantumandola con la parte posteriore della zappa per renderla più permeabile all'acqua e toglierne le impurità; in inverno si raccoglie la legna da ardere; in primavera si prepara l'impasto con l'acqua: un tempo veniva preparato a mano, mentre ora si utilizza l'impastatrice. In estate invece vengono prodotti i mattoni mediante le medesime attività del passato: il #fornaciaio# pone uno strato di sabbia e cenere nello stampo, prima di inserirci a mano l'argilla, pressandola con le dita. Una volta che i mattoni sono stati preparati, vengono adagiati in uno spiazzo all'aperto, detto #piazza#, al di sopra di uno strato di sabbia, per la prima essiccazione. La fase dell'essiccazione non ha durata precisa: spetta all'artigiano decidere quando i mattoni sono pronti. Durante questa fase poi i bordi dei laterizi vengono rasati a mano, mediante una stecca. Una volta essiccati, i mattoni sono poi accatastati ordinatamente all'interno dei forni per permettere al calore di cuocerli in modo uniforme. Tali forni possono essere a metano o a legna; in tal caso il fuoco, che dura tra le 24/48 ore, è controllato e alimentato giorno e notte
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 10-ICCD_MODI_0660668746441
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0