L’artigianato in Italia: tecniche di produzione, trasmissione di saperi e di saper fare

a cura di Luisa Vietri, pubblicato il 15/02/2022

Il lavoro artigianale, tramite operazioni tecniche corporali basate su un consolidato patrimonio di saperi e di saper fare, produce oggetti, ovvero “documenti materiali” fondamentali per la comprensione di qualsiasi ambito culturale, sia esso italiano, europeo, oppure extra-europeo.

 Gli oggetti, infatti, al di là delle immediate ed evidenti informazioni relative al materiale con il quale sono stati creati e alla forma che il lavoro gli ha conferito, comunicano informazioni sulle tecniche di produzione ma soprattutto sulla loro funzione e sul loro uso sociale allinterno di uno specifico contesto culturale.

Screenshot tratto dal sito ICCD, Percorsi Culturali, Patrimonio culturale immateriale, programma "500 giovani per la cultura" http://www.iccdold.beniculturali.it/500giovani/
Screenshot tratto dal sito ICCD, Percorsi Culturali, Patrimonio culturale immateriale, programma "500 giovani per la cultura"

Lartigianato può essere interpretato o valorizzato non solo in quanto attività economica ma anche in termini di capacità: capacità di agire e produrre, sulla base di un complesso di regole ed esperienze conoscitive e tecniche. Lartigiano diventa in tal senso un attore sociale che interpreta modelli culturali condivisi, pur rielaborandoli di volta in volta con il proprio contributo creativo e in relazione di scambio con la clientela.

 Negli ultimi anni, una rinnovata attenzione per il tema ha focalizzato l’interesse su una serie di aspetti complessi e multidisciplinari: il rapporto tra artigianato e promozione dei territori; il legame tra artigianato ed estetica; il ruolo del lavoro artigianale entro particolari fasi del processo produttivo industriale; l’apprendistato e i processi di trasmissione del sapere; il ruolo dell’artigiano, tra simbolo di una tradizione passata e nuove istanze di partecipazione alle politiche sul futuro. Inoltre l’artigianato tradizionale è uno di quei settori su cui ha posto attenzione la Convenzione Unesco 2003 sul patrimonio culturale immateriale, individuandone una manifestazione nelle prassi, nelle conoscenze, nei saper-fare, accanto agli strumenti, ai manufatti e gli agli spazi culturali associati agli stessi.

 

 In una prospettiva antropologica, il lavoro artigianale diventa particolarmente interessante sotto il profilo di unespressività corporea che si affida prevalentemente alla manualità, alla gestualità, alluso del corpo. In tal senso l’artigianato individua uno degli ambiti esemplari dove è possibile riconoscere il legame dialettico tra aspetti materiali e immateriali del patrimonio culturale; il solo in grado di restituire al fenomeno piena comprensibilità. Anche i beni culturali materiali, daltra parte, sono beni la cui costruzione e/o il cui uso sono strutturalmente associati a prassi socialmente condivise, trasmesse attraverso loralità e le tecniche corporali(definizione dellIstituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione).

 Nel produrre beni materiali il lavoro dell’artigiano trova dunque immediato fondamento in due aspetti per loro natura immateriali: i saperi tecnici e le operazioni tecniche. Allinterno dei contesti di tradizione orale questo lavoro è caratterizzato dalla coesistenza delle attività produttive e di quelle formative: la trasmissione dei saperi tecnici è quasi sempre implicita, poche sono le nozioni teoriche. È invece soprattutto la corporeità stessa delle operazioni tecniche a esplicitare e a trasmettere saperi e saper fare, coinvolgendo limmedesimazione dellapprendista nellesperienza del gesto.

 In quanto bene immateriale di interesse etnoantropologico, il lavoro dell’artigiano può essere  documentato e interpretato come un fare, una “performance” unica e irripetibile, nonostante riproduca pratiche e saperi collettivi strettamente vincolati al territorio e alla contemporaneità. Tali performance, per loro stessa natura volatili” e mutevoli, necessitano di essere fissate attraverso il rilevamento sul campo e la documentazione audiovisiva: solo la ripresa fotografica o videocinematografica potrà quindi restituire alla visione differita le varie fasi del processo operativo realizzato dall’artigiano che, tramite il sapiente uso del corpo e dei propri strumenti, produce e rappresenta un patrimonio collettivo, tecnico e simbolico, trasmesso di generazione in generazione. 

 

Si presenta qui una selezione di 97 schede MODI-AEI (Modulo informativo-Applicazione alle entità immateriali) relative alle tecniche e ai saperi artigianali, realizzata dalle tirocinanti ICCD allinterno del progetto Patrimonio culturale immateriale: linventariazione delle entità immateriali nei documenti audiovisivi”, sviluppato e coordinato a livello nazionale dallICCD, allinterno del Programma 500 giovani per la cultura” del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (2015-2016).

 

Ulteriori informazioni sul Progetto possono essere reperite al seguente indirizzo:

http://paci.iccd.beniculturali.it/paciSito/index.php?option=com_content&view=article&id=147&Itemid=349

 

Per consultare i 715 MODI-AEI prodotti a livello nazionale, nell’ambito del Progetto:

http://paci.iccd.beniculturali.it/iccd/cards/ricercaPaci?data%5Btoponimo%5D=&data%5Bdenominazione_inventario%5D=*%2F*&data%5Belemento%5D=500+giovani&data%5BricercaInventario%5D=Cerca&data%5Bdoaction%5D=cerca

http://www.iccdold.beniculturali.it/500giovani/

Bibliografia

Angioni Giulio, Il sapere della mano. Saggi di antropologia del lavoro, Palermo, 1986 , p.

Angioni Giulio, Fare, dire, sentire. Il diverso e l’identico nelle culture, Nuoro, 2011 , p.

Caoci Alberto, Lai Franco, Clemente Pietro, Gli oggetti culturali. L'artigianato tra estetica, antropologia e sviluppo locale, Milano, 2007 , p.

Cirese Alberto M., Oggetti, segni, musei: sulle tradizioni contadine, Torino, 1977 , p.

Cirese Alberto M., Pietro Clemente, Gianfranco Molteni (a cura di), Beni volatili, stili, musei. Diciotto altri scritti su oggetti e segni, Prato, 2007 , p.

Herzfeld M., Artigianato e società: pensieri intorno a un concetto, Antropologia, vol. 2, n. 2, 2015 , pp. 19-33

Sennet Richard, L’uomo artigiano, Milano, 2008 , p.

Solinas Pier Giorgio (a cura di), Gli oggetti esemplari. I documenti di cultura materiale in antropologia, Montepulciano, 1989 , p.

Bibliografia in rete

Magnani Fabrizio, “Le documentazioni audiovisive nelle schede di catalogo per i beni culturali demoetnoantropologici”, in Tucci 2018, pp. 262-278, (LINK)

Silvestrini Elisabetta, Artigianato, in Universo del Corpo, Enciclopedia Treccani 1991, (LINK)

Tucci Roberta, Le opere, le voci e le cose. La catalogazione dei beni demoetnoantropologici, Roma 2018, (LINK)