Opere di Renata Cuneo in edifici religiosi savonesi
Sue opere di carattere sacro sono presenti prima di tutto nell’amatissima Chiesa di San Raffaele al Porto (dove avrebbe voluto essere sepolta), in Duomo (Il Vescovo Righetti), nell’Oratorio della Confraternita dei Santi Pietro e Caterina in via dei Mille (Ecce Homo), nella Cappella di San Sebastiano a Marmorassi (San Sebastiano), nella parrocchia di Santa Maria Giuseppa Rossello in piazza Amendola (Cristo e tabernacolo), nel camposanto (Sarcofago delle Resurrezioni e altre).
Su gentile concessione dell’autore.
Pasquale Gabbaria Mistrangelo, “San Raffaele e Tobia” (bassorilievo in pietra rosa Portasanta, 1952-1954), facciata della Chiesa di San Raffaele al Porto, Savona, 2021, fotografia digitale.
dal Catalogo
Per Renata Cuneo, la chiesina di San Raffaele al Porto rappresentava ciò che la Chapelle du Rosaire, che aveva visitato a Vence insieme a Don Mario Genta (già garante della donazione Cuneo con Renzo Mantero e Pasquale Gabbaria Mistrangelo), rappresentava per Henri Matisse il quale scrisse: "...la considero il mio capolavoro... il risultato di tutta una vita consacrata alla ricerca della verità...".
La scultrice realizzò il bassorilievo con Raffaele e Tobia sopra il portale e all’interno: il Crocifisso, l'Annunciazione, l'altare e gli arredi in ceramica (la lampada a forma di navicella del Santissimo, l’acquasantiera a conchiglia, le appliques a pesce).
Emilio Zanzi sul "Corriere della Liguria" del 26/11/1954 scrisse: «Renata Cuneo, ancora oppressa dalla (…) fatica per l'imponente "sarcofago dei miracoli" nel camposanto di Zinola (…) dopo laboriosa clausura nello studio savonese e in un laboratorio di scalpellatori fiorentini, poteva (…) collocare l'opera sulla facciata, dando gli ultimi colpi necessari per intensificarne il chiaroscuro… Il gruppo dell'Arcangelo e di Tobiolo è, a nostro giudizio, l'opera più alta e pura, nella sintetica semplicità, della tenace ed animosa scultrice Savonese».
Dal 24/10/1952 (posa della prima pietra), la chiesa fu officiata il 26/7/1953 e la Stella Maris compiuta il 21/10/1960 grazie all’impegno di Don Genta, che si dedicò all’accoglienza dei portuali savonesi e dei marittimi di passaggio provenienti da tutto il mondo; nel 2007 allestì su progetto di Gabbaria una saletta nei locali parrocchiali per esporre i disegni preparatori “della Renata” per le opere della chiesina.
Su gentile concessione dell’autore.
Pasquale Gabbaria Mistrangelo, Crocifisso (terracotta), Angelo Annunziante e Madonna Annunciata (terracotta), altare (pietra) e arredi sacri (ceramica) per l’interno di San Raffaele al Porto (1952-1970), 2017, fotografia digitale.
Pasquale Gabbaria Mistrangelo, La gioia dell'architettura, Savona, editore Gabbaria Mistrangelo, 2017, p. 45. Su gentile concessione dell’autore.
Anna Spirito, La saletta voluta da Don Mario Genta con i disegni preparatori per San Raffaele al Porto al primo piano dei locali della Stella Maris, adiacenti alla Chiesa, 2016, fotografia digitale.
Su gentile concessione dell’autore.
Pasquale Gabbaria Mistrangelo, La cassa “Ecce Homo” (legno, 1978) per la processione del Venerdì Santo, ancora nel laboratorio di scultura del legno ad Ortisei prima di essere dipinta, 1978, fotografia digitale ricavata da stampa da negativo.
Su gentile concessione dell'autore.
Pasquale Gabbaria Mistrangelo, Crocifisso e tabernacolo (bronzo, 1988), Chiesa di Santa Maria Giuseppa Rossello in piazza Giovanni Amendola, Savona, 1988, fotografia digitale ricavata da stampa da negativo.
Su gentile concessione dell'autore.
Pasquale Gabbaria Mistrangelo, Dettaglio del Crocifisso (bronzo, 1988), Chiesa di Santa Maria Giuseppa Rossello, 1988, fotografia digitale ricavata da stampa da negativo.
Pasquale Gabbaria Mistrangelo, La gioia dell'architettura, Savona, 2017 , pp. 42-46
Genta Mario - Barile Adolfo - Bottaro Silvia - Gabbaria Luisa - Grillo Andrea - Mantero Renzo - Caldanzano Gigi - Bof Giampiero, S. Raphael, ora pro Renata. Incontro tra una chiesa e un’artista, Savona, 2000 , p.