Proteggere Padova
A causa della sua vicinanza al fronte di combattimento, durante la prima guerra mondiale Padova rivestì un ruolo fondamentale: in città risiedevano diversi comandi dell'esercito e per questo motivo - a partire dall’autunno del 1917 - fu bombardata a più riprese. Si cercò in tutti i modi di mettere in sicurezza i monumenti e le opere d'arte conservate nelle chiese della città.
Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fotografo non identificato, Padova - Basilica di S. Antonio di Padova, arca santa, 1915/1918, gelatina ai sali d'argento, 12,2x17 cm, MPI311012
Si prestò notevole attenzione alla Basilica di Sant'Antonio: si tentò con ogni mezzo di mettere in sicurezza gli splendidi marmi cinquecenteschi che raffigurano i nove miracoli del Santo, utilizzando delle tavole lignee per proteggerli dalle esplosioni. L'altare maggiore, valorizzato dalle splendide statue bronzee di Donatello, fu completamente murato all'interno di una cortina di mattoni. Gli affreschi realizzati da Andrea Mantegna tra il 1448 e il 1457 nella celebre Cappella Ovetari, presso la Chiesa degli Eremitani, furono foderati e protetti per evitare il disfacimento delle pitture. Per proteggere gli affreschi si utilizzarono anche le materassature: l'imbottitura di alghe avrebbe garantito la preservazione e l'integrità delle opere. Le materassature furono utilizzate per salvaguardare anche gli affreschi realizzati da Giotto nel XIV secolo all'interno della Cappella degli Scrovegni; il pavimento fu cosparso di sabbia per prevenire gli incendi. Anche la statua di Erasmo da Narni detto il Gattamelata, realizzata da Donatello e sistemata presso la Piazza del Santo, fu smontata dal suo basamento e trasportata a Roma. Un comitato d'onore del Ministero, presieduto da Corrado Ricci, attenderà l'arrivo a Roma della scultura. Sarà sistemata a Palazzo Venezia e resterà nella capitale fino alla conclusione della guerra.
Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fotografo non identificato, Padova - Basilica di S. Antonio di Padova, altare maggiore, 1915 -1918, gelatina ai sali d'argento, 22,8x17,2 cm, MPI311015B
Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fotografo non identificato, Padova - Chiesa degli Eremitani, Cappella Ovetari, protezioni antibelliche, 1915 -1917, gelatina ai sali d'argento, 12,3x17,2 cm, MPI311011A
Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fotografo non identificato, Padova - Cappella degli Scrovegni, rivestimenti di protezione anti belliche, gelatina ai sali d'argento, 23x17,5 cm, MPI311098
Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fotografo non identificato, Padova - Piazza Del Santo, Monumento equestre al Gattamelata, movimentazione del cavaliere, gelatina ai sali d'argento, MPI310871
Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fotografo non identificato, Padova - Piazza Del Santo, Monumento equestre al Gattamelata, movimentazione del cavallo, gelatina ai sali d'argento, 12x17 cm, MPI311010
Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fotografo non identificato, Padova - Piazza Del Santo, Monumento equestre al Gattamelata, posizionamento del cavaliere nell'intelaiatura lignea, gelatina ai sali d'argento, 11,5x16,7 cm, MPI311005
Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fotografo non identificato, Padova - Piazza Del Santo, Monumento equestre al Gattamelata, imbragatura del cavallo, gelatina ai sali d'argento, 11,5x16,7 cm, MPI311006
P. Callegari e M. Pizzo (a cura di), Distruzione e conservazione. La tutela del patrimonio artistico durante la prima guerra mondiale, Rassegna storica del Risorgimento, quaderno n. 5, Roma, 2006
M. Nezzo (a cura di), Arte come memoria. Il patrimonio artistico veneto e la Grande Guerra, Padova, 2016