La salvaguardia di Verona e Ravenna
Così come Venezia, anche altre città del nord- est della nostra penisola, furono attaccate e assaltate dal fuoco nemico. Nella mattinata del 14 novembre del 1915, Verona fu duramente bombardata: il cuore della città, Piazza Erbe e il mercato urbano, furono bersagliate tanto che rimasero uccisi 48 civili e numerosi soldati. La città era comunque corsa ai ripari prima dell'adesione dell'Italia alla guerra, preoccupandosi di mettere al sicuro le bellezze artistiche; aiutata dagli abitanti che si dimostrarono sensibili e pronti a collaborare con le autorità civili e militari. Le Arche scaligere - monumenti funebri della famiglia degli Scaligeri, eretti al centro della città - furono tra le prime opere monumentali ad essere oggetto di protezione e copertura.Anche Ravenna fu seriamente danneggiata: il 12 febbraio 1916 diverse bombe austriache furono sganciate sulla città. Fu un evento distruttivo, poiché persero la vita numerosi civili. La basilica di Sant'Apollinare Nuovo divenne il simbolo della catastrofe: rimase gravemente oltraggiata; le sue strutture esterne erano state lacerate dallo scoppio di una bomba nelle immediate vicinanze. I lacerti musivi furono a rischio dispersione. Naturalmente, la città non si lasciò trovare impreparata, ma la potenza delle bombe riuscì a compromettere le precauzioni costruite per proteggere i monumenti. Il Mausoleo di Galla Placidia, splendida costruzione risalente al V secolo - ricca di mosaici di straordinaria bellezza - fu tra i monumenti messi in sicurezza.
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Carlo Carboni, Ravenna - Mausoleo di Galla Placidia, protezione durante la Grande Guerra, gelatina ai sali d'argento, MPI6088540
dal Catalogo
Le tombe degli Scaligeri a Verona, rappresentano un esempio mirabile di arte gotica in Italia. Furono costruite nel XIV secolo e numerosi scultori parteciparono alla decorazione del complesso monumentale. A causa della conformazione architettonica, necessitarono di particolare attenzione nella messa in sicurezza: le guglie, le colonne e le statue dovevano essere protette da esplosioni e schegge vaganti. Per questo motivo, si decise di procedere con la costruzione di una cortina muraria. In altri casi, fu creata un'armatura lignea a sostegno di lamiere d'acciaio fortemente inclinate, in modo da formare una struttura cuspidata. La funzione principale era quella di deviare schegge e proiettili. Invece a Ravenna, per proteggere il Mausoleo di Galla Placidia, fu costruita un'ossatura di legno, il tutto rivestito poi da tavole e pannelli per tenere lontano pezzi scagliati dalle esplosioni.
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Fotografo non identificato, Verona - Arche Scaligere, protezione antiaerea, gelatina ai sali d'argento, MPI306540
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Fotografo non identificato, Verona - Arche Scaligere, protezione antiaerea, gelatina ai sali d'argento, MPI161211
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Fotografo non identificato, Verona - Arche Scaligere, protezione antiaerea, gelatina ai sali d'argento, MPI161212
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Fotografo non identificato, Verona - Arche Scaligere, protezione antiaerea, gelatina ai sali d'argento, MPI161213
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Fotografo non identificato, Verona - Arche Scaligere, protezione antiaerea, gelatina ai sali d'argento, MPI161214
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Fotografo non identificato, Verona - Arche Scaligere, protezione antiaerea, gelatina ai sali d'argento, MPI161215
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Fotografo non identificato, Verona - Arche Scaligere, protezione antiaerea, gelatina ai sali d'argento, MPI161216
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Fotografo non identificato, Verona - Arche Scaligere, protezione antiaerea, gelatina ai sali d'argento, MPI306545
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Fotografo non identificato, Verona - Arche Scaligere, protezione antiaerea, gelatina ai sali d'argento, MPI306543
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Fotografo non identificato, Verona - Arche Scaligere, protezione antiaerea, gelatina ai sali d'argento, MPI6107658
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Luciano Morpurgo, Verona - Arche Scaligere, protezione antiaerea, gelatina ai sali d'argento, MPI6107645
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Fotografo non identificato, Verona - Arche Scaligere, protezione antiaerea, gelatina ai sali d'argento, MPI306539
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Fotografo non identificato, Ravenna - Basilica di S. Apollinare Nuovo, interno durante i lavori per le protezioni anti aeree, gelatina ai sali d'argento, MPI6088606
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Fotografo non identificato, Ravenna - Chiesa di S. Apollinare Nuovo, facciata, dopo i bombardamenti aerei, gelatina ai sali d'argento, MPI303885
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Fotografo non identificato, Ravenna - Chiesa di S.Apollinare Nuovo, interno, protezioni antibelliche, gelatina ai sali d'argento, MPI303887
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Pietro Bezzi, Ravenna - Basilica di S. Apollinare Nuovo, esterno con le prime opere di conservazione, gelatina ai sali d'argento, MPI6088591
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Fotografo non identificato, Ravenna - Basilica di S. Apollinare Nuovo, navata centrale dopo i bombardamenti, gelatina ai sali d'argento, MPI6088611
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Fotografo non identificato, Ravenna - Mausoleo Di Galla Placida, protezioni antibelliche, gelatina ai sali d'argento, MPI303913
P. Callegari , M. Pizzo (a cura di), Distruzione e conservazione. La tutela del patrimonio artistico durante la Prima guerra mondiale, Roma, 2006
M. Nezzo (a cura di), Arte come memoria. Il patrimonio artistico veneto e la Grande Guerra, Padova, 2016