La vestizione della statua
La vestizione della statua della Madonna di Loreto è un rito importante per i membri della confraternita e consiste nella preparazione della statua prima dell’uscita in processione.
Archivio Circolo Gianni Bosio
Omerita Ranalli, Pacentro – 2024, fotografia digitale
La vestizione della statua della Madonna di Loreto viene effettuata all’interno della chiesa della Madonna di Loreto, in genere due giorni prima della processione; vi prendono parte due o tre donne della confraternita. Spesso si offre la possibilità di assistere ad altre persone esterne che vogliano fare un voto alla Madonna. La statua lignea è costituita da un manichino nella parte superiore (dai fianchi in su), mentre nella parte inferiore è formata da un trespolo, composto da ripiani orizzontali assemblati con stecche verticali. Ad uso delle pratiche di vestizione, le braccia si collegano al busto tramite cerniere in legno e presentano un ulteriore snodo all'altezza del gomito. La vestizione inizia dalla sottoveste (camicia lunga bianca), si procede con la gonna e il busto e alla fine si compongono le braccia.
L’abito è color avorio; il pannello centrale, dal collo fino al bordo inferiore, è decorato con ricami in filo d’oro; si notano presenze di rifiniture e passamaneria dorata sui bordi. Alla statua della Madonna viene fatto indossare un manto, lungo fino ai piedi, con l’esterno di colore blu decorato con stelle ricamate con filo color oro, mentre il lato interno è color oro senza decorazioni. Dopo l’abito vengono disposti anche i gioielli, la collana e la corona.
La vestizione della statua si è sempre fatta all’interno della chiesa della Madonna di Loreto ed era un rito cui assistevano solo le donne della confraternita, in particolare la statua poteva essere vestita solo da una donna chiamata Franceschella.
Le donne che svolgono questa pratica vivono una sorta di rituale di accudimento; le fonti raccolte parlano di privilegio eccezionale e di una forte tensione emotiva e spirituale. Durante la vestizione si tende ad avere un contatto diretto con il sacro: si accarezzano le mani e il volto della statua, e le si parla come se fosse una persona vera. Si ha, a volte, l’impressione che la statua cambi volto. Attualmente la Confraternita dispone di quattro abiti conservati in un armadio all’interno della chiesa di Loreto. Alcuni vestiti sono stati donati come ex voto.
Nel 2023 la Confraternita ha deciso di effettuare un intervento di restauro sulla statua, curato dell’Accademia di Belle Arti dell'Aquila. L’intervento è stato effettuato al busto, si è provveduto poi alla pulizia del viso di porcellana e della parrucca, composta da capelli veri.
Archivio Circolo Gianni Bosio
Bianka Myftari, Pacentro – Abiti della Madonna di Loreto, Chiesa della Madonna di Loreto, 2024, fotografia digitale
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Roberto Monasterio, Pacentro – Abiti della Madonna di Loreto, Chiesa della Madonna di Loreto, 2024, fotografia digitale
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Bianka Myftari, Pacentro – Abiti della Madonna di Loreto, Chiesa della Madonna di Loreto, 2024, fotografia digitale
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Bianka Myftari, Pacentro – Abiti della Madonna di Loreto, Chiesa della Madonna di Loreto, 2024, fotografia digitale
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Bianka Myftari, Pacentro – Mantello della Madonna di Loreto, Chiesa della Madonna di Loreto, 2024, fotografia digitale
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Roberto Monasterio, Pacentro – Abiti della Madonna di Loreto: particolare, Chiesa della Madonna di Loreto, 2024, fotografia digitale
Bianka Myftari, Francesca Fabbri, Elisabetta Silvestrini, Alessandro Simonicca (a cura di), La processione della Madonna delle Grazie a Civitavecchia. Storia e origini del culto, Roma, 2021 , pp. 221-226