Microscopio catadiottrico - in cui il sistema ottico è cioè formato da una lente (oculare) e da uno specchio (obiettivo) - concepito e realizzato da Giovanni Battista Amici. L'oculare si trova nella parte stretta del tubo e permette di osservare il campione comodamente, senza piegare la testa in avanti. L'obiettivo è costituito da uno specchio metallico concavo, collocato verticalmente nella parte larga del tubo (culatta), in posizione opposta rispetto all'oculare. La luce entra nel tubo del microscopio attraverso un vetrino anti-polvere, situato sotto il tubo, fra l'obiettivo e la colonnina di sostegno del microscopio. La luce è quindi deviata da un prisma di 90° verso l'obiettivo, e da quest'ultimo viene riflessa verso l'oculare. Il sistema ottico permette di eliminare buona parte dell'aberrazione cromatica che affligge le immagini prodotte da un usuale microscopio a sole lenti. Il microscopio è collocato alla sommità di una colonnina di ottone a sezione quadra, che sorregge anche il piano porta-oggetti e lo specchio orientabile porta-luce (il cui vetro di protezione è rotto). Il focheggiamento avviene variando l'altezza del piano porta-oggetti. La colonnina si innesta nella cassetta di legno del microscopio che quindi, oltre che da contenitore, funge da base dello strumento. Nella cassetta sono presenti vari accessori, fra cui i più importanti sono altri quattro oculari.