La mano che scrive

1764

L'automa della mano che scrive si presenta come un edificio a due piani. Quello inferiore racchiude il meccanismo a orologeria di ottone, accessibile dal fronte e dal retro aprendo sportelli curvi indipendenti. Sei colonnine finemente decorate adornano e reggono il piano superiore e posano su una base ellittica scorniciata con due maniglie. Secondo quanto viene riportato nell'inventario del 1776-1779 sul metallo argentato che ricopriva il meccanismo, vi era posizionato un disegno a sbalzo di "un'ara con legna e fumo di metallo inargentato con fiamma di metallo dorato" con la scritta "Pro Patria". Di questo elemento decorativo, probabilmente amovibile, collocato attraverso delle fessure (ancora oggi visibili) non vi è più traccia. La macchina era dotata di "una gran chiave d'ottone, con manico traforato e con la bocca quadra" per essere caricata. Il piano superiore è delimitato da due colonnine spiraleggianti collegate in alto da una cimasa con foglie sbalzate e un festone floreale. Tra le due colonnine è inserita anteriormente una lastra di ottone rivestita in passato da un panno rosso e da un panno verde; posteriormente è presente un carter sagomato e decorato a sbalzo a mo' di tetto tronco-conico. Il meccanismo a orologeria, azionato a molla, imprime alla mano un movimento che le consente di intingere la penna nel calamaio e scrivere sopra un cartoncino la frase "Huic Domui Deus nec metas rerum nec tempora ponat" [A questa Casa Dio non ponga né fini, né scadenze]. Il pantografo che sorregge la mano è coperto da un carter sagomato e decorato a sbalzo a mo' di nuvola. Sullo strumento è incisa, su una lastra di ottone a forma di "cartellino", la firma del costruttore: "Federicus de Knaus invenit et fecit". Il tutto era posato "su piedistallo impiallacciato di noce vuoto con rettangolari di fili di avorio o di osso bianco in tre facce".

  • FONTE DEI DATI Museo Galileo di Firenze
  • OGGETTO La mano che scrive
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Castellani
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La macchina è dedicata dall'artefice alla casa di Lorena, allora regnante in Toscana. Molto rovinata dall'alluvione del 1966, è stata restaurata ed in parte ne è stato ripristinato il meccanismo.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA  proprietà Ente pubblico non territoriale
  • NUMERO D'INVENTARIO 3195
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA S155
  • ENTE SCHEDATORE AI635
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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