Strumento topografico

1557

Questo strumento topografico, proveniente dalle collezioni medicee, serviva a eseguire rilevamenti topografici anche attraverso il disegno prospettico. Lo strumento è formato da una lastra circolare che porta lungo la circonferenza un'iscrizione latina che ne spiega l'utilizzo "per operazioni di Geografia, Corografia e Cartografia". Le operazioni dello strumento sono finemente illustrate in un'incisione che occupa la metà superiore della lastra, dove si vedono alcuni agrimensori al lavoro in un contesto paesaggistico. La metà inferiore della lastra è invece occupata dal quadrato delle ombre e da una semi rosa dei venti con scala dei gradi e planisfero geografico. Il tutto è contenuto in un quadrato inscritto alla circonferenza della lastra, diviso in 200 parti per lato. Sopra il lato superiore di questo quadrato è riportata la sigla dell'autore "BL" (Baldassarre Lanci), il cui nome per esteso insieme con la data (1557) si trova su un regolo graduato montato in corrispondenza della base del quadrato. Questo elemento presenta una parte inferiore fissa che porta all'estremità destra un braccio pieghevole con traguardi diviso in 400 parti, e una parte superiore scorrevole che porta all'estremità sinistra un braccio pieghevole uguale al precedente. Sotto il regolo si trovava una piccola bussola della quale oggi rimane solo l'alloggiamento. Al centro della lastra è imperniata una colonnina girevole che porta uno spillone scorrevole sormontato da un visore a tubetto orientabile anche rispetto alla verticale. I disegni venivano eseguiti su una tavoletta curva (oggi mancante) alloggiata nei tre fori visibili lungo il bordo superiore del disco.

  • FONTE DEI DATI Museo Galileo di Firenze
  • OGGETTO Strumento topografico
  • CLASSIFICAZIONE strumento di misura
    RILEVAMENTO
    CARTOGRAFIA
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Castellani
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per quanto riguarda i disegni prospettici, lo strumento è ricordato da Daniele Barbaro ne "La pratica della perspettiva" (Venezia, 1569) e da Egnazio Danti nel suo commento a "Le due regole della prospettiva" (Roma, 1583) di Jacopo Barozzi da Vignola.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA  proprietà Ente pubblico non territoriale
  • NUMERO D'INVENTARIO 152
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA S155
  • ENTE SCHEDATORE AI635
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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