Ritratto del canonico Roverini
busto a tutto tondo,
1867 - 1867
Ritratto del canonico Domenico Roverini
- FONTE DEI DATI Regione Veneto
- OGGETTO busto a tutto tondo
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MATERIA E TECNICA
gesso
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Gipsoteca
- LOCALIZZAZIONE Loggia coperta di destra
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Spinto per vocazione al sostegno dei bisognosi, don Domenico Roverini nel 1857 fu richiamato "ad pedes" dal vescovo di Padova per un suo discorso, che venne dichiarato lesivo nei confronti del vescovo ed eccitante alla ribellione. In questo discorso, pronunciato nel luglio del 1857 in una casa di ricovero, il prelato "insisteva sul dovere dei ricchi di dare il superfluo della loro ricchezza ai poveri, con accento declamatorio e polemico contro lo sperpero del denaro delle classi agiate" (A. Gambasin, Il clero padovano e la dominazione austriaca 1859-1866, Roma 1967, p. 268). Ceccon, rientrato dal soggiorno romano, nel tradurre in gesso le fattezze del canonico si sofferma sull'espressione bonaria del volto e sulla ripresa, fedele e ben calibrata, dei tessuti.
- NUMERO D'INVENTARIO II-53
- DATA DI COMPILAZIONE 2011
- ISCRIZIONI a destra in basso - "LC 1867 L. Ceccon fece" - Ceccon Luigi - a lettere capitali - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0