blocco di monumento funerario (blocco di monumento funerario parallelepipedo)
Rilievo appartenente ad un monumento funerario, di forma parallelepipeda, con rilievo inquadrato in una cornice. La scena rappresenta due figure maschili ai lati di un bisellium, che posa su uno zoccolo su cui sono scolpiti attrezzi da lavoro, allusivi al mestiere del defunto: una livella, una sega, una squadra e un compasso. Sopra lo zoccolo si trova un dado, ornato sul prospetto da un cavallo marino, mentre sopra il dado si trova un coniglio. Sul fregio della sella curule, sono raffigurati invece soggetti pertinenti al sacrificio: alle estremità due tori, nella parte centrale gli strumenti allusivi alla funzione sacerdotale, come il vaso ansato, il coltello sacrificale, l'ascia, la patera, l'attingitoio e l'aspersorio. Le figure maschili sono entrambe vestite di tunica e mantello, e reggono nella mano destra la verga, con il braccio destro che scende lungo il corpo; nella mano sinistra invece reggono il fascio, che appoggiano sulla spalla sinistra.
- FONTE DEI DATI Regione Veneto
- OGGETTO blocco di monumento funerario blocco di monumento funerario parallelepipedo
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MATERIA E TECNICA
calcare ammonitico bianco locale
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MISURE
Altezza: 84
Spessore: 35
Larghezza: 139
- AMBITO CULTURALE Ambito Culturale Romano, Produzione Veronese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Lapidario Maffeiano
- LOCALIZZAZIONE Museo Lapidario Maffeiano
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra faceva parte di un monumento funerario dedicato ad un uomo, il cui lavoro è rappresentato dagli attrezzi raffigurati sul rilievo, probabilmente capomastro o imprenditore edile. Fu trovato presso la chiesa di S. Fermo a Verona, nelle cui vicinanze era situata una necropoli, sorta intorno al I secolo d.C. e utilizzata fino a circa il VII secolo d.C. La collocazione di questa lastra presso la chiesa fu illustrata da un disegno di Saraina nel XVI secolo. La presenza del littore sui rilievi funerari e la raffigurazione della sella curulis possono in alcuni casi sottolineare il ruolo sociale che il defunto aveva ricoperto in vita. I littori avevano il compito di accompagnare e proteggere i magistrati romani. Questo tipo di rilievo si diffonde già dalla prima età imperiale soprattutto nelle regiones X e XI e si ritrova spesso in monumenti funerari dedicati non solo a quattuorviri o duoviri, ma anche a seviri. Quindi si può ipotizzare che il defunto avesse in vita ricoperto una carica magistratuale.
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA C023091
- ENTE SCHEDATORE C023091
- DATA DI COMPILAZIONE 2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0