Ritratto femminile

unicum, ca 1850 - ante 1859

Dagherrotipo con montaggio europeo (french frame), riquadro mat in vetro verniciato in nero e profilo interno dorato, sigillato con nastro in carta gommata e foderato in carta con inserimento dell'anello per appendere a parete. Sul verso è incollato un biglietto promozionale dell'autore

  • OGGETTO unicum
  • SOGGETTO Ritratti - Miniature - Dipinti
  • MATERIA E TECNICA materiali vari
    dagherrotipo
  • CLASSIFICAZIONE RITRATTISTICA
  • ATTRIBUZIONI Meylan, Auguste (notizie 1850-1865): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto centrale per il catalogo e la documentazione
  • LOCALIZZAZIONE Conservatorio delle Zitelle
  • INDIRIZZO Via di San Michele 18, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dagherrotipo da attribuirsi ad Augusto (August) Meylan, dagherrotipista itinerante, documentato a Torino e Parma. Nel 1850 risulta vincitore all'Esposizione Nazionale dei Prodotti d'Industria di Torino insieme al fotografo Gioachino Boglioni. Nel giugno 1851 appare sulla Gazzetta di Parma un annuncio di un anonimo dagherrotipista itinerante - da identificarsi con Meylan - che alloggiato nell'Albergo della Posta, esegue “ritratti colorati in miniatura”. Nuovamente a Parma nel 1852 e nel 1853 si stabilirà in modo definitivo a Torino, con studio in Piazza Castello (1859-1888). Il foglio promozionale incollato sul verso del montaggio parla esplicitamente di un “passaggio” nella città, confermando la dimensione ancora instabile dell’attività. Viene pubblicizzata la velocità di esecuzione, la fedeltà all’originale, la “somiglianza” sia che si tratti di veri ritratti che di riproduzioni di dipinti. Questo esemplare riproduce un dipinto o una miniatura di primo Ottocento, come testimoniano la foggia dell’abito con ampia scollatura che lascia scoperte le spalle e l’acconciatura con alto chignon e pettine ornamentale. La qualità dell’opera sembra piuttosto scarsa anche per un uso grossolano della coloritura che interessa in modo particolare i gioielli (orecchini, collana), il ricamo della cintura e il bordo dello scollo del vestito. Benché nel testo pubblicitario si parli esplicitamente di ritratti colorati questi interventi così massicci potrebbero essere anche successivi alla realizzazione del dagherrotipo, che forse contemplava solo una più lieve coloritura dell’incarnato ormai perduta per ossidazione della lastra. L’esemplare mostra un montaggio a parete con cornice, che trova un maggiore impiego in Europa, mentre in America continua a prevalere il classico astuccio, più adatto a preservare l'instabilità della lastra fotografica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201388761
  • NUMERO D'INVENTARIO FB011517
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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